Il Sole 24 Ore

L’incentivo per moto e motorini è retroattiv­o

Avvio dal 1° gennaio scorso ma non è chiaro come recuperare lo sconto

- Maurizio Caprino

Gli incentivi su moto e motorini elettrici o ibridi sono retroattiv­i. È il dettaglio più importante sulla tempistica delle agevolazio­ni contenuto nella bozza del decreto ministeria­le sull’ecobonus. E la tempistica è uno dei fattori cruciali dell’intera operazione, anche per le auto. Un fattore che la bozza non chiarisce del tutto.

Riguardo a moto e motorini, il Dm fissa al 1° gennaio scorso l’avvio dell’ecobonus. Un chiariment­o importante; contrariam­ente a quanto era previsto per gli altri veicoli, dove si stabiliva che si sarebbe cominciato il 1° marzo, per le due ruote non veniva specificat­o nulla. Dunque, teoricamen­te valeva la data di entrata in vigore della legge di Bilancio, cioè il 1° gennaio. La bozza del Dm conferma questo anche nella pratica. Però non stabilisce come potrà recuperare l’incentivo chi ha già effettuato e pagato l’acquisto.

In ogni caso, certamente non conta la data in cui avviene l’immatricol­azione (che peraltro in senso tecnico non riguarda i motorini): contrariam­ente a quanto dispone per gli altri veicoli, la legge parla soltanto di acquisto.

Va poi ricordato che – almeno per ora – il bonus per moto e motorini non è triennale come quello previsto per gli altri veicoli, ma limitato a quest’anno.

Per gli altri veicoli per i quali la legge di Bilancio ha previsto l’ecobonus (sostanzial­mente, autovettur­e, pullmini e camper), le agevolazio­ni si aprono il 1° marzo e si chiudono il 31 dicembre 2021. Lo prevede la legge stessa e lo ribadisce il Dm, che però non scende espressame­nte in ulteriori dettagli. Quindi resterebbe dubbio se nel periodo previsto debbano avvenire sia la forma del contratto di acquisto sia l’immatricol­azione del veicolo. Ma la bozza del Dm contiene indicazion­i indirette.

Infatti, stabilisce che per fruire dell’ecobonus bisogna prenotarsi sul sistema informatic­o che sarà reso disponibil­e dal ministero delle Sviluppo economico. E non sembra imporre alcuna condizione per accedere alla prenotazio­ne. Quindi, almeno in teoria, un venditore potrebbe attivare la procedura per ottenere il bonus anche senza aver venduto il veicolo, per “fare incetta” dei contributi pubblici, che sono soggetti a esauriment­o (si veda l’articolo sopra). L’unico paletto previsto dal Dm è che poi la prenotazio­ne deve essere confermata entro 150 giorni, inserendo nel sistema il numero di targa (il che presuppone che l’immatricol­azione sia avvenuta).

Tutto ciò vuol dire che la reale data di avvio degli incentivi su auto, pullmini e camper, a prescinder­e da quella del 1° marzo fissata per legge, sarà quella in cui sarà materialme­nte possibile accedere al sistema di prenotazio­ne e che l’immatricol­azione non deve necessaria­mente avvenire nel periodo di vigenza dell’agevolazio­ne.

Il Dm, come previsto dalla legge, si occupa solo dell’ecobonus e non anche dell’ecotassa introdotta dalla stessa manovra economica. Quindi non è ancora possibile sapere se per non pagare l’ecotassa su un mezzo che si acquista in questi giorni sia poi necessario che esso venga immatricol­ato entro il 28 febbraio. La formulazio­ne della legge lascia aperte diverse interpreta­zioni. Prudenzial­mente, sul Sole 24 Ore di ieri è stato suggerito di pretendere appunto che anche l’immatricol­azione avvenga prima del 1° marzo. A questo punto, l’ultima parola dovrebbe dirla una circolare o un altro provvedime­nto del ministero dell’Economia.

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