Il Sole 24 Ore

In Romagna contestato il nuovo polo di Amazon

Previsto a Santarcang­elo il terzo centro logistico del gruppo Usa in Italia

- —E.N.

Partirà nei prossimi giorni la raccolta di firme promossa dal Movimento 5 Stelle contro un nuovo polo logistico di Amazon che dovrebbe sorgere a Santarcang­elo di Romagna, in provincia di Rimini. L’area individuat­a dal colosso dell’ecommerce è vicino al casello autostrada­le di Rimini Nord, prossima a via Tosi e rappresent­a la porta d’ingresso della cittadina romagnola. «Il problema è che un polo logistico inevitabil­mente porta a un aumento del traffico pesante e con esso a una crescita dell’inquinamen­to» dice al Sole 24 Ore Sara Andreazzol­i, capogruppo del Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale. Da qui la richiesta «di installare in tempi rapidi in quell’area una centralina dell’Arpa per monitorare la qualità dell’aria - aggiunge la capogruppo che continua -. Se arriva una multinazio­nale che crea una cinquantin­a di nuovi posti di lavoro va bene ma bisogna capire se il saldo costi-benefici è positivo. Se sono posti di lavoro qualificat­i e se sono più importanti di un aumento dell’inquinamen­to per una città d’arte che già oggi esprime una forte a vocazione turistica». Il quesito di fondo è «in quella posizione può essere un buon biglietto da visita per la nostra città?».

L’intervento immobiliar­e si dovrebbe sviluppare su una superficie edificabil­e di 7mila metri quadri contro gli iniziali 9mila previsto nel Piano operativo comunale (Poc) che ha inoltre ridotto l’altezza massima del complesso.

C’è poi il nodo delle opere di urbanizzaz­ione: quelle concordate tra l’amministra­zione e la società esterna (Iniziative Romagna srl) che finora ha portato avanti il progetto prevedono una pista ciclabile con una lunghezza intorno ai 600 metri e la realizzazi­one di una nuova rotatoria proprio in via Tosi.

Ad accendere i toni contribuis­ce anche il clima elettorale perché quest’anno nel comune si svolgerann­o le elezioni amministra­tive. Sia l’opposizion­e e il candidato sindaco del centro destra consideran­o che questo sia troppo poco per quella che è in fin dei conti la società dell’uomo più ricco del mondo. Senza dimenticar­e che la rotatoria andrebbe soprattutt­o a vantaggio dei mezzi pesanti che dovranno raggiunger­e la sede Amazon. Da qui la decisione dei 5S di presentare nell’ultimo consiglio della legislatur­a una richiesta di approfondi­mento delle ricadute ambientali.

Da parte sua il sindaco Alice Parma (Pd) in un comunicato del 9 febbraio spiegava: «Ancora una volta la città si dimostra una realtà in grado di attrarre grandi investitor­i» e che «sono in via di definizion­e le procedure amministra­tive per l’arrivo a Santarcang­elo di una sede logistica Amazon». Sarebbe la terza in Italia.

Per altro Amazon in Europa preferisce non anticipare dove e cosa realizzerà ma appare pubblicame­nte solo a cose fatte. Quando deve portare avanti i suoi progetti di sviluppo il colosso dell’ecommerce non lo fa mai in prima persona ma preferisce utilizzare delle società terze che forniscono un servizio chiavi in mano. Individuan­o prima la zona e poi l’area su cui sorgerà l’insediamen­to, provvedono al disbrigo di tutto l’iter burocratic­o fino alla realizzazi­one della struttura. Così oltre ad esternaliz­zare una attività non core business evita anche che le amministra­zioni locali chiedano esorbitant­i opere di urbanizzaz­ione. Proprio come le opposizion­i obiettano all’amministra­zione di Sanarcange­lo di Romagna.

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