Muzinich ottimista sull’Italia: «Flessibile contro l’incertezza»
Chiuso un nuovo fondo paneuropeo da 706 milioni focalizzato sul private debt
«L’Italia ha la maggiore capacità di adattamento agli scenari più differenti e una flessibilità per affrontare le situazioni di incertezza superiore rispetto a quella di altri Paesi come per esempio la Germania, dove si ragiona in modo più rigido. Sappiamo che l’economia sta rallentando e che si rischia una nuova recessione, ma è proprio in questi periodi di difficoltà che vi sono le migliori opportunità di creare valore aggiunto». Non sono parole di circostanza quelle in difesa del nostro Paese che George Muzinich ha pronunciato ieri a Milano: in fondo la boutique di gestione del risparmio che lui ha fondato 30 anni fa e che continua a guidare ha mosso i primi passi in Italia nel 2012, in piena bufera sul debito pubblico, e ha rilanciato lo scorso autunno, mentre la percezione del rischio Paese si impennava di nuovo fra gli investitori. Lo ha fatto prima acquistando la Sgr Springrowth e successivamente lanciando attraverso di essa il Fondo di Credito Diversificato per le Imprese che ha raccolto 210 milioni di euro in virtù dell’apporto, fra gli altri, del Fondo Europeo per gli Investimenti e di Cassa Depositi e Prestiti.
L’impegno in Italia ha in ogni caso un respiro «strategico» per Muzinich e prescinde da logiche legate alle scelte dell’attuale Governo. «La nostra scelta - conferma - è legata alla qualità dell’imprenditoria e alla volontà di creare prodotti di investimento che possono proteggere il capitale e remunerarlo al meglio, non ci sono altre letture politiche o sociali aggiuntive: investiremo nel paese perché riteniamo che offra valore ai nostri clienti».
Sempre ieri, prima del convegno «Mercato dei capitali e imprese: Finance for growth» tenutosi presso Borsa italiana, Muzinich & Co ha annunciato la chiusura di un fondo paneuropeo di debito della dotazione di 706,5 milioni che investirà nella crescita di Pmi attraverso lo strumento private debt. Nello specifico, il fondo collocherá il capitale sotto forma di prestiti senior, unitranche, mezzanine, junior e con l’opzione per alcuni investimenti in equity.
L’obiettivo è di offrire un supporto complementare al canale bancario finanziando con prestiti che avranno una durata compresa fra i cinque e gli otto anni la crescita, le acquisizioni e l’espansione internazionale di società con un Ebitda compreso fra 3 e 20 milioni di euro e residenti nel Regno Unito, in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Scandinavia, Benelux, Iberia e Irlanda, oltre che in Italia.
Muzinich non ha tuttavia rivelato quale quota sarà destinata al nostro Paese, limitandosi a osservare che «il nostro scopo è di investire in buone società e siamo pronti a cogliere le opportunità nel momento in cui dovessero emergere senza porci alcun limite specifico a tutto ciò che possiamo fare per garantire ovunque il miglior rapporto fra rischio e rendimento».