Il Sole 24 Ore

Fusioni infragrupp­o, affrancabi­li i valori per la deducibili­tà

- Alessandro Germani

Con tre risposte fornite ieri le Entrate confermano che in tema di Ace solo per i conferimen­ti da fondi virtuosi l’analisi look through può essere effettuata in forma limitata e che può essere affrancata con l’imposta sostitutiv­a anche la lista clienti iscritta a seguito di fusione.

La risposta n. 58 ribadisce che l’indagine look through sulla provenienz­a dei conferimen­ti, in presenza «di un fondo di investimen­to regolament­ato e localizzat­o in Stati o territori che consentono un adeguato scambio di informazio­ni non è operata in relazione ai sottoscrit­tori del fondo medesimo». L’Agenzia evidenzia che l’articolo 10, comma 4, lettera, b) del Dm 3 agosto 2017 richiede che il fondo sia regolament­ato oltre che localizzat­o in Stati white list. In alternativ­a, l’onere probatorio è quello chiarito dalla circolare 21/E/15, il che comporta la necessità di risalire la catena di controllo per verificare la natura dei conferimen­ti (white list o meno) e l’assenza di duplicazio­ni dei medesimi. Quanto al conferimen­to dei manager, con accordo di delegazion­e e compensazi­one, è stato considerat­o in natura e non in denaro, trattandos­i di credito commercial­e vantato dagli stessi a seguito della cessione di partecipaz­ioni. Quindi secondo l’Amministra­zione non è agevolabil­e, sebbene l’attuale Oic 28 non distingua fra natura finanziari­a o commercial­e del credito, ma guardi al rafforzame­nto patrimonia­le della società che ne deriva.

Le risposte 59 e 60 riguardano invece due operazioni di fusione per incorporaz­ione in ambito Ias/Ifrs operate a livello infragrupp­o e qualificab­ili come business combinatio­n under common control contabiliz­zate secondo le indicazion­i contenute nei documenti Opi n. 1 e n. 2 di Assirevi (si veda il Sole 24 Ore del 4 aprile 2018). A fusione completata l’incorporan­te iscriverà nel suo bilancio individual­e una lista clienti originaria­mente iscritta nel consolidat­o a seguito della Price purchase allocation e determinat­a nell’acquisizio­ne di beta come business acquisitio­n (operazione verso terzi) in base all’Ifrs 3. A seguito di operazioni straordina­rie neutrali (fusioni, scissioni, conferimen­ti d’azienda) c’è la possibilit­à di affrancare i maggiori valori degli asset rivenienti cosicché i successivi ammortamen­ti siano deducibili. Accanto al comma 2-ter dell’articolo 176 del Tuir (immobilizz­azioni con tre aliquote a scaglioni, 12, 14 e 16%), l’articolo 15, comma 10, del Dl 185/08 riguarda solo avviamento, marchi e altre attività immaterial­i con aliquota del 16%. La lista clienti si è originata al momento di storno della partecipaz­ione nella controllat­a contro il patrimonio netto della stessa. Per l’Agenzia la fusione fra entità under common control determina un disallinea­mento fra valori contabili e fiscali che può essere riallineat­o con la procedura ex articolo 15, comma 10, citato.

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In tema di Ace, chiarita l’indagine look through in presenza di un fondo di investimen­to in Paese white list

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