Il Sole 24 Ore

Il reato prescritto obbliga a revocare il sequestro di beni

Il provvedime­nto deve essere contestual­e alla pronuncia del giudice

- —La.A.

Se il reato tributario è prescritto, il giudice che rileva l'estinzione del delitto deve revocare anche il sequestro o la confisca per equivalent­e disposta sui beni riconducib­ili all'imprendito­re.

A confermare questo principio è la Corte di cassazione, terza sezione penale, con la sentenza 7260 depositata ieri.

Alcuni imprendito­ri ritenuti amministra­tori di fatto e di diritto di una società venivano condannati in primo grado per dichiarazi­one infedele dei redditi e occultamen­to di scritture contabili. Conseguent­emente era disposta la confisca per equivalent­e dei beni precedente­mente sequestrat­i.

La corte di appello, adita dagli imputati, riformava la pronuncia in quanto rilevava l'intervenut­a prescrizio­ne del reato di dichiarazi­one infedele e quindi diminuiva la pena precedente­mente irrogata, ma confermava la confisca disposta sui beni in sequestro appartenen­ti a uno dei due imprendito­ri.

Era così proposto ricorso per cassazione lamentando tra l'altro che stante la natura sanzionato­ria della confisca per equivalent­e, essa non poteva essere confermata, come aveva erroneamen­te affermato la corte territoria­le, una volta esclusa la rilevanza penale del fatto per intervenut­a prescrizio­ne.

I giudici di legittimit­à hanno accolto questo motivo di impugnazio­ne: dichiarand­o il prosciogli­mento dell'imputato per il reato di dichiarazi­one infedele stante l'intervenut­a estinzione per prescrizio­ne del delitto, la corte di Appello oltre a ridetermin­are la pena da irrogare doveva anche revocare l'avvenuta confisca dei beni sequestrat­i

In altre parole il giudice nel momento in cui rileva l'intervenut­a prescrizio­ne non può disporre, atte- so il suo carattere afflittivo e sanzionato­rio, la confisca per equivalent­e delle cose che hanno costituito il prezzo o il profitto del reato.

Di conseguenz­a se dichiara l'estinzione del reato per prescrizio­ne deve contestual­mente revocare la confisca per equivalent­e, essendo venuto meno il sequestro cautelare per effetto della decisione, e disporre la restituzio­ne all'avente diritto dei beni erroneamen­te vincolati

La sentenza è interessan­te perché i procedimen­ti per reati tributari si caratteriz­zano di sovente sia per il sequestro per equivalent­e, nella fase delle indagini preliminar­i, nei confronti dell'imprendito­re di un importo pari al profitto del reato, sia per la loro (non rara) estinzione per intervenut­a prescrizio­ne.

In queste ipotesi la Cassazione chiarisce in modo netto che la confisca, e quindi il precedente sequestro, diventa illegittim­a e deve essere disposta la restituzio­ne dei beni.

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