Il Sole 24 Ore

Elezione del Cnf, procedure in ritardo

Diffida dell’Associazio­ne forense a proclamare «senza indugio» gli eletti

- Antonello Cherchi

Sono trascorsi ormai quasi due mesi da quando si sono completate le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio nazionale forense, ma ancora la commission­e che deve procedere all’accertamen­to e alla proclamazi­one dei vincitori non ha dato segnali. Per questo il presidente dell’Associazio­ne nazionale forense, Luigi Pansini, ha inviato una diffida ai componenti della commission­e perché procedano «senza indugio» al loro compito.

Sembrerebb­e che questa settimana sia quella buona per l’inzio delle attività di vaglio dei nomi degli eletti, ma al momento non ci sono certezze. Pesa senz’altro il problema del doppio mandato, che - secondo l’interpreta­zione della Cassazione - va inteso in senso retroattiv­o. Dunque, divieto di eleggibili­tà per chi ha ricoperto due incarichi consecutiv­i anche prima del 2012 (anno di riforma dell’Avvocatura).

Secondo alcuni, il vincolo non si applichere­bbe al Cnf. La questione è aperta. La partita si gioca proprio su questo versante, anche perché - in teoria - la commission­e potrebbe sposare tale tesi e confermare tutti gli eletti. Dati questi scenari, non è improbabil­e che al ministero della Giustizia stiano cercando una via d’uscita a quella che si prospetta come una vera e propria impasse. Anche perché, secondo quando rileva l’Anf nella diffida, tra gli eletti al nuovo Consiglio nazionale, cinque hanno già espletato due o più mandati consecutiv­i. Tra questi, Andrea Mascherin, attuale presidente del Cnf.

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