Elezione del Cnf, procedure in ritardo
Diffida dell’Associazione forense a proclamare «senza indugio» gli eletti
Sono trascorsi ormai quasi due mesi da quando si sono completate le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio nazionale forense, ma ancora la commissione che deve procedere all’accertamento e alla proclamazione dei vincitori non ha dato segnali. Per questo il presidente dell’Associazione nazionale forense, Luigi Pansini, ha inviato una diffida ai componenti della commissione perché procedano «senza indugio» al loro compito.
Sembrerebbe che questa settimana sia quella buona per l’inzio delle attività di vaglio dei nomi degli eletti, ma al momento non ci sono certezze. Pesa senz’altro il problema del doppio mandato, che - secondo l’interpretazione della Cassazione - va inteso in senso retroattivo. Dunque, divieto di eleggibilità per chi ha ricoperto due incarichi consecutivi anche prima del 2012 (anno di riforma dell’Avvocatura).
Secondo alcuni, il vincolo non si applicherebbe al Cnf. La questione è aperta. La partita si gioca proprio su questo versante, anche perché - in teoria - la commissione potrebbe sposare tale tesi e confermare tutti gli eletti. Dati questi scenari, non è improbabile che al ministero della Giustizia stiano cercando una via d’uscita a quella che si prospetta come una vera e propria impasse. Anche perché, secondo quando rileva l’Anf nella diffida, tra gli eletti al nuovo Consiglio nazionale, cinque hanno già espletato due o più mandati consecutivi. Tra questi, Andrea Mascherin, attuale presidente del Cnf.