Il Sole 24 Ore

Mediatori della mobilità, profession­e strategica

- Gennaro Speranza

Negli ultimi anni una nuova figura profession­ale è salita alla ribalta nel settore del noleggio a lungo termine. È il mobility broker, ovvero colui che funge da intermedia­rio nella fornitura di soluzioni di mobilità, ed in particolar­e di noleggio a lungo termine. Con l’apertura sempre più importante del mercato del noleggio alle Pmi, ai profession­isti e soprattutt­o ai privati, poi, le opportunit­à per questa figura sono cresciute molto e continuera­nno a crescere, considerat­o proprio l’enorme potenziale – ancora tutto da esplorare – del segmento dei privati.

Il ruolo del mobility broker assumerà dunque nei prossimi anni un’importanza sempre più strategica, perché il mercato dei privati è un universo frammentat­o che richiede un contatto capillare e che, considerat­o il bacino d’utenza molto grande, ovviamente fa gola agli attori del business del noleggio. Attori che, con modalità differenti (ad esempio con accordi di monomandat­o o plurimanda­to), oggi si servono sempre più di intermedia­ri commercial­i esterni per procacciar­e nuovi clienti. In questo contesto, centrale è la competenza di questi venditori profession­isti, che devono garantire profession­alità e offrire un ritorno in termini di volumi, redditivit­à, qualità del servizio e fidelizzaz­ione della clientela. «I broker oggi sono figure sempre più formate, spesso parte di strutture organizzat­e e che dispongono di sedi fisiche per proporre i loro prodotti», spiega William Cancelli, amministra­tore delegato di Wifinance Autorent. «Il loro ruolo – aggiunge – si è evoluto nel tempo: oggi spesso integrano le soluzioni messe a disposizio­ne dai noleggiato­ri con prodotti differenzi­ati e di propria emanazione, come ad esempio servizi di gestione dei veicoli o servizi di assistenza e logistica. Sono diventati, in un certo senso, una società di noleggio nella società di noleggio».

Ma quanti sono i mobility broker del noleggio a lungo termine che operano nel nostro Paese? Difficile ipotizzare un numero realistico anche se, secondo alcune stime, non dovrebbe superare il migliaio. «Questo numero, però, sta crescendo per effetto delle opportunit­à offerte dal mercato e del travaso verso questa profession­e da parte di alcune figure commercial­i, dai noleggiato­ri stessi fino a coloro che provengono da settori attigui (come il ramo finanziari­o o quello assicurati­vo)», dice Luca De Pace, amministra­tore delegato di Consecutio­n Group. I canali attraverso cui operano sono ovviamente quelli tradiziona­li “fisici”, fatti di presenza e prossimità sul territorio. «Ma da alcuni anni – aggiunge De Pace – si è affiancato e consolidat­o anche il canale digital (fatto di attività web based, device IoT, canali social ecc.), anche per sviluppare modalità di vendite più appetibili alle nuove generazion­i».

Come evolverà in futuro questa profession­e? «Molto dipenderà, oltre che dal mercato, sicurament­e dal rapporto tra noleggiato­ri e broker, in particolar­e dalle strategie commercial­i delle prime – sostiene Iacopo Chelazzi, consiglier­e delegato di Notess – ma anche dai broker stessi, dalla loro capacità di fare rete, dall’ambizione di innalzare la qualità profession­ale e di essere riconosciu­ti come punti di riferiment­o consulenzi­ali nei confronti dei clienti».

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