Yeppon, l’Amazon brianzola cresce con servizi e territorio
Fondata nel 2011 da 3 amici trentenni, oggi l’azienda fattura 42 milioni di euro Prossime tappe: crescita all’estero, acquisizioni e piattaforma cashback
L’Amazon della Brianza ha un nome bizzarro che contiene già in sé un piccolo piano industriale e tutto l’entusiasmo dei fondatori allora trentenni che, nel 2011, hanno dato vita all’azienda: «Yeppon» ovvero «Sì (Yep, all’americana), online».
Una sorta di auto-incoraggiamento che i tre amici – Danilo Longo, Andrea Bonetti, Cristian Sacchini, tutti provenienti da precedenti esperienze nel mondo del commercio online – hanno voluto fare a se stessi. Non era il periodo migliore, infatti, per mettere in piedi una start up. Ma i tre soci avevano intuito il potenziale elevatissimo dell’ecommerce e le nicchie di mercato in cui potersi infilare per resistere alla concorrenza dei colossi come Amazon, ma anche di un sottobosco di piccoli operatori che spesso adottano pratiche commerciali sleali.
Un’intuizione corretta: in questi otto anni la crescita è stata costante, a due cifre, e Yeppon ha raggiunto i 42 milioni di euro di fatturato nel 2018 (il bilancio è ancora in fase di chiusura), con una crescita del 15% sull’anno precedente. Nell’ufficio di Nova Milanese e nel vicino centro logistico lavorano oggi 28 dipendenti e il portale gestisce un catalogo di quasi 400mila articoli, in gran parte nel settore dell’elettronica di consumo e informatica, che incide per l’80% circa sul fatturato complessivo dell’azienda.
«Ma nel tempo abbiamo inserito progressivamente altre categorie del largo consumo e oggi vendiamo quasi tutto – spiega Longo – tranne prodotti alimentari». Mai dire mai, comunque: il Food è un settore importantissimo, quello che sta crescendo di più online. «Abbiamo ricevuto diverse proposte di collaborazione – aggiunge Longo –. Ma è difficile seguire troppe cose e farlo bene come cerchiamo di fare noi, dando valore aggiunto alla nostra offerta e ai nostri servizi. Perciò, al momento, preferiamo concentrarci sui segmenti già avviati». Oltre all’elettronica, anche accessori e ricambi per moto e auto, prodotti per la casa a fai-da-te, giocattoli, oggetti per la nautica, moda e accessori, materiali per l’ufficio... Tutto in partnership con alcuni tra i più importanti brand italiani.
«Questo è uno degli elementi che ci distingue da altri player e dà valore aggiunto – precisa il fondatore –. Abbiamo un catalogo di prodotti di fascia medio-alta, che vogliamo mantenere e migliorare». Come ogni negozio multimarca di livello che si rispetti, Yeppon gioca la carta dei servizi aggiunti, tra cui consegna oraria, consegna al piano con ritiro dell’usato e installazione, ma anche possibilità di ritirare gli acquisti presso uno degli oltre 4mila punti fisici TNT e FermoPoint oppure nella sede di Nova Milanese, scelta preferita dal 15% dei clienti, per risparmiare sui costi di spedizione. «Siamo un po’ vecchio stile, in questo, ma vediamo che funziona. E comunque tutto nel segno dell’omnicanalità», precisa Longo. Call center e customer care sono operativi sette giorni su sette e il portale è fornito di un servizio di chat per assistere i clienti durante l’acquisto.
Ma i clienti (oltre 400mila) chi sono? Non proprio ragazzini: la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 55 anni. Tutte persone dotate di un certo portafoglio, per intendersi, residenti soprattutto nei grandi centri urbani, con Milano e Roma a farla da padrone.
Ma l’avventura di Yeppon, nel 2017, è arrivata anche oltre i confini nazionali: Germania, Francia e Spagna, grazie soprattutto ai prodotti di ricambio per moto e auto, rappresentano ormai il 10% del fatturato e il prossimo obiettivo è il Regno Unito. «Stiamo aspettando di capire che cosa accadrà con Brexit – dice Longo – ma in ogni caso entro cinque anni vorremmo arrivare a una quota di esportazioni del 50%». L’estero è presente anche nel catalogo, sebbene la stragrande maggioranza dei brand in vendita sia italiana. Della sua essenza «made in Italy», del resto, Yeppon fa un punto di forza, compresa la scelta di non esternalizzare alcun servizio, ma di valorizzare al massimo tutte le competenze e il capitale umano presenti sul territorio. Compreso il Competence Center, che ha sede anch’esso nel cuore della Brianza, a Meda.
Per il futuro, la strategia è cambiare, evolvere sempre, prevenire le mosse dei concorrenti. Nei mesi scorsi Yeppon ha acquisito due piccole realtà locali: Coffee Guru, brand del caffè con sede nel Comasco, e Papername, azienda milanese che produce carta da regalo personalizzata. «Ora stiamo lavorando per diventare una piattaforma globale di ecommerce e cashback – spiega Longo –: i nostri clienti, con unico account, potranno acquistare anche su altri negozi online convenzionati e accumulare soldi da spendere sul nostro sito. Abbiamo già in corso alcune trattative».