«Gambero Rosso resterà in Borsa dopo l’Ops di Class»
L’ad Panerai:«Integrazione strategica per erogare servizi e informazione»
«Non abbiamo alcuna intenzione di ritirare il titolo Gambero Rosso dal mercato. Pensiamo che non si scenderà sotto il 10% del flottante. In ogni caso interverremmo per ripristinarlo». Paolo Panerai, vicepresidente e amministratore delegato di Class Editori Spa – società editrice di Milano Finanza e Italia Oggi e del canale tv Class Cnbc, fondata nel 1986 dallo stesso Panerai e quotata all’Mta di Piazza Affari – commenta così l’avanzamento dell’Offerta pubblica di scambio promossa da Class Editori sulla totalità delle azioni ordinarie Gambero Rosso.
Dallo scorso 4 febbraio, inizio del periodo di adesione all’Ops, sono state portate in adesione circa 700mila azioni, pari al 15% delle azioni oggetto di offerta. «Ora vedremo perché sono soprattutto gli ultimi due o tre giorni a determinare la misura del conferimento», dice Panerai parlando a Il Sole 24 Ore. Il termine per la conclusione dell’Ops è previsto per venerdì 22 febbraio.
Tutto nasce dall’accordo fra Class Editori e Gambero Rosso deciso la scorsa primavera con l’azionista di maggioranza del Gambero Rosso – la Pim controllata da Paolo Cuccia – che ha conferito in Class Editori il 67,48% del capitale della società leader nel food-Wine e travel. In conformità con le regole dell’Aim , lo statuto del Gambero Rosso prevedeva il lancio di un’offerta pubblica obbligatoria in caso di superamento del 30% della società. Da qui l’Ops. A fronte del 67,48% conferito, Pim ha ricevuto oltre 38 milioni di azioni Class portando la società di Cuccia sopra il 27%. Il rapporto di cambio è stato fissato in 3,9 azioni di Class per ogni azione di Gambero Rosso.
«Riteniamo giusto – spiega Panerai – che anche per gli azionisti di minoranza si realizzi quello che si è realizzato per gli azionisti di maggioranza del Gambero, vale a dire il fatto di poter avere un premio rispetto ai valori». Le azioni del Gambero Rosso furono periziate a circa 1,54 euro ad azione rispetto al prezzo di negoziazione all’Aim di 0,99 euro il 14 marzo 2018. Per gli azionisti di minoranza ora, dice l’ad Class, ci sarà l’opportunità di potersi avvantaggiare dell’«avere titoli più liquidi come consente Mta rispetto all’Aim». Ma alla base c’è il progetto industriale con anche l’ingresso in Class di Paolo Cuccia come co-amministratore delegato e del Cfo Daniele Lucherini (già Vodafone Automotive): «Class Editori, che copre tutti i settori di attività multimediali, combinata con Gambero ha un andamento positivo, con Ebitda positivo senza più bruciare cassa. E quindi l’operazione è strategica per arrivare a un nuovo modello che eroghi anche servizi oltre all’informazione».
Se questo è il cardine del piano industriale 2018-21 per la società – che nei primi nove mesi del 2018 ha ridotto le perdite di 2 milioni (da -12,35 a -10,31 milioni)con ricavi pari a 48,83 milioni (+6,5%) – comunque, come detto, il titolo Gambero Rosso continuerà a esistere . «Abbiamo già due società quotate all’Aim (anche la Go Tv “Telesia”, ndr). Fra poco arriverà anche la terza. E sarà la prima società estera che si quoterà all’Aim. Siamo convinti che l’Aim debba essere valorizzato come una delle vie d’elezione per le Pmi per potersi finanziare».