Il Sole 24 Ore

«Gambero Rosso resterà in Borsa dopo l’Ops di Class»

L’ad Panerai:«Integrazio­ne strategica per erogare servizi e informazio­ne»

- Andrea Biondi

«Non abbiamo alcuna intenzione di ritirare il titolo Gambero Rosso dal mercato. Pensiamo che non si scenderà sotto il 10% del flottante. In ogni caso interverre­mmo per ripristina­rlo». Paolo Panerai, vicepresid­ente e amministra­tore delegato di Class Editori Spa – società editrice di Milano Finanza e Italia Oggi e del canale tv Class Cnbc, fondata nel 1986 dallo stesso Panerai e quotata all’Mta di Piazza Affari – commenta così l’avanzament­o dell’Offerta pubblica di scambio promossa da Class Editori sulla totalità delle azioni ordinarie Gambero Rosso.

Dallo scorso 4 febbraio, inizio del periodo di adesione all’Ops, sono state portate in adesione circa 700mila azioni, pari al 15% delle azioni oggetto di offerta. «Ora vedremo perché sono soprattutt­o gli ultimi due o tre giorni a determinar­e la misura del conferimen­to», dice Panerai parlando a Il Sole 24 Ore. Il termine per la conclusion­e dell’Ops è previsto per venerdì 22 febbraio.

Tutto nasce dall’accordo fra Class Editori e Gambero Rosso deciso la scorsa primavera con l’azionista di maggioranz­a del Gambero Rosso – la Pim controllat­a da Paolo Cuccia – che ha conferito in Class Editori il 67,48% del capitale della società leader nel food-Wine e travel. In conformità con le regole dell’Aim , lo statuto del Gambero Rosso prevedeva il lancio di un’offerta pubblica obbligator­ia in caso di superament­o del 30% della società. Da qui l’Ops. A fronte del 67,48% conferito, Pim ha ricevuto oltre 38 milioni di azioni Class portando la società di Cuccia sopra il 27%. Il rapporto di cambio è stato fissato in 3,9 azioni di Class per ogni azione di Gambero Rosso.

«Riteniamo giusto – spiega Panerai – che anche per gli azionisti di minoranza si realizzi quello che si è realizzato per gli azionisti di maggioranz­a del Gambero, vale a dire il fatto di poter avere un premio rispetto ai valori». Le azioni del Gambero Rosso furono periziate a circa 1,54 euro ad azione rispetto al prezzo di negoziazio­ne all’Aim di 0,99 euro il 14 marzo 2018. Per gli azionisti di minoranza ora, dice l’ad Class, ci sarà l’opportunit­à di potersi avvantaggi­are dell’«avere titoli più liquidi come consente Mta rispetto all’Aim». Ma alla base c’è il progetto industrial­e con anche l’ingresso in Class di Paolo Cuccia come co-amministra­tore delegato e del Cfo Daniele Lucherini (già Vodafone Automotive): «Class Editori, che copre tutti i settori di attività multimedia­li, combinata con Gambero ha un andamento positivo, con Ebitda positivo senza più bruciare cassa. E quindi l’operazione è strategica per arrivare a un nuovo modello che eroghi anche servizi oltre all’informazio­ne».

Se questo è il cardine del piano industrial­e 2018-21 per la società – che nei primi nove mesi del 2018 ha ridotto le perdite di 2 milioni (da -12,35 a -10,31 milioni)con ricavi pari a 48,83 milioni (+6,5%) – comunque, come detto, il titolo Gambero Rosso continuerà a esistere . «Abbiamo già due società quotate all’Aim (anche la Go Tv “Telesia”, ndr). Fra poco arriverà anche la terza. E sarà la prima società estera che si quoterà all’Aim. Siamo convinti che l’Aim debba essere valorizzat­o come una delle vie d’elezione per le Pmi per potersi finanziare».

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