I TRE PILASTRI DELLA NUOVA POLITICA INDUSTRIALE FRANCO-TEDESCA
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SPINGERE SULL’INNOVAZIONE Aumento degli investimenti
Il manifesto di politica industriale presentato da Francia e Germania prevede un aumento consistente degli investimenti in innovazione e nelle tecnologie di punta. Obiettivo è sostenere la ricerca , e le sue applicazioni industriali, in settori quali la sanità, l’energia, l’ambiente e la digitalizzazione dei sistemi produttivi e dei servizi. I due Paesi intensificheranno la cooperazione nel campo dell’Intelligenza artificiale (AI) creando una rete comune di ricerca e innovazione che avrà come sbocco l’applicazione in campo sanitario, nei trasporti e nella robotica. Francia e Germania contano inoltre di ottenere il via libera dell’antitrust Ue sulla creazione di un consorzio per la produzione di batterie per l’auto elettrica.
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NUOVE REGOLE SU M&A Competizione da rivedere
Nel documento i ministri dell’Economia di Francia e Germania, Bruno Le Maire e Peter Altmaier, chiedono di rivedere le linee guida sulle fusioni e le acquisizioni in Europa. La competizione, argomentano, è su scala globale e globale deve essere il mercato di riferimento preso in esame dall’Antitrust. Oggi, si legge nel manifesto, tra le 40 società più grandi al mondo soltanto cinque sono europee. Uno degli strumenti suggeriti è la possibilità, per gli Stati in disaccordo con una decisione dell’Antitrust, e impegnati in un’operazione di fusione a livello europeo, di eventualmente avocare le delibere della Commissione. Facilitare in alcuni casi gli aiuti pubblici in ricerca e innovazione.
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MISURE DI PROTEZIONE
Monitorare gli asset strategici
Il dispositivo di monitoraggio europeo delle acquisizioni da parte di Paesi terzi deve essere applicato da tutti i membri dell’Unione, raccomanda il documento. Settori strategici come tlc e infrastrutture, industrie con tecnologie sensibili, vanno protetti e quando un singolo Stato membro non agisce nell’ambito del sistema di monitoraggio si mettono a rischio gli interessi europei. Francia e Germania propongono inoltre un meccanismo di reciprocità negli appalti pubblici nei confronti di Paesi terzi. La Commissione ha presentato una proposta in tal senso ed è già oggetto di negoziato. Necessaria, infine, una modernizzazione delle regole della Wto.