Il Sole 24 Ore

Il radicale Sanders si candida di nuovo

Correrà per la nomination del Partito democratic­o con un’agenda sociale

- —M. Val.

Il socialista democratic­o americano per eccellenza ci riprova. Bernie Sanders, che scosse nel profondo il Partito Democratic­o nel 2016 quando dal nulla divenne il grande sfidante da sinistra di Hillary Clinton per la nomination alla Casa Bianca, ha annunciato ieri che si candiderà nuovamente alle primarie del partito nel 2020. E lo ha fatto rivendican­do d’essere il vero paladino di molte delle idee che oggi vanno per la maggiore tra i democratic­i, riassunte di recente nella piattaform­a del Green New Deal che unisce battaglie ambientali e sociali ed è stata sottoscrit­ta da numerosi parlamenta­ri: dall’assistenza sanitaria universale, agli aumenti del salario minimo; dall’aumento della tassazione per i redditi più alti al college pubblico gratuito per tutti; dalla lotta alla diseguagli­anza e discrimina­zione a quella all’effetto serra.

«Tre anni or sono, quando avevamo portato alla ribalta la nostra agenda progressis­ta, ci avevano detto che eravamo radicali ed estremisti», ha detto il 77enne Sanders. «Tre anni sono passati e dopo che milioni di americani hanno scelto di battersi per i loro diritti tutte queste politiche e altre ancora hanno il sostegno della maggioranz­a della popolazion­e». Senatore del Vermont al terzo mandato, Sanders parte con un vantaggio nella sua nuova corsa alla nomination democratic­a: l’esperienza di un sorprenden­te successo della sua precedente campagna.

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