Il Sole 24 Ore

Sull’ecotassa le imprese chiedono date certe

Attesa anche per conoscere i documenti necessari alla prenotazio­ne del bonus

- Maurizio Caprino

Manca ormai una settimana all’avvio dell’ecobonus e dell’ecotassa sulle auto, ma non sono state ancora ufficializ­zate le norme attuative: nei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Infrastrut­ture continua il lavoro dei tecnici sulla bozza anticipata ieri dal Sole 24 Ore. Ciò sta causando fibrillazi­one tra gli operatori del settore, che hanno bisogno di avere indicazion­i al più presto.

Tra le categorie che hanno più bisogno di certezze ci sono le società di autonolegg­io a breve termine: questo è il periodo dell’anno in cui avviene l’«inflottame­nto», cioè l’immatricol­azione e la messa in servizio del grosso delle vetture acquistate per la stagione di maggior domanda, quella turistica. Quest’anno, visto che Pasqua cade ad aprile inoltrato, il mese-clou è proprio marzo. Se l’ecomalus verrà applicato anche a vetture immatricol­ate dopo il 1° marzo ma acquistate prima, le imprese per evitare un aggravio di costi potrebbero tentare di anticipare la targatura, quando possibile. Ma servono chiariment­i a breve da parte dei ministeri.

Perciò dall’Aniasa (l’associazio­ne di categoria) fanno sapere che sarebbe auspicabil­e che il ministero dello Sviluppo convochi la filiera automotive, come fece prima dell’approvazio­ne della legge di Bilancio. Anche perché si attendono chiariment­i sull’ecobonus: i noleggiato­ri segnalano come forte la domanda di auto elettriche ed ibride anche da clientela aziendale (noleggi a lungo termine) e privati. Nel 2018 le immatricol­azioni di auto a noleggio con bassa emissione di Co2 sono aumentate del 60 per cento.

Ciò ha contribuit­o a spingere il settore verso un record di immatricol­azioni l’anno scorso: 475mila (il 25% del mercato totale). Proprio il peso del settore potrebbe portare a fissare tetti mensili o bimestrali di prenotazio­ni di ecobonus effettuabi­li da noleggiato­ri, che altrimenti rischiereb­bero di far esaurire rapidament­e i fondi a disposizio­ne.

Tra le case automobili­stiche, i concession­ari e gli altri operatori c’è poi perplessit­à per un obbligo previsto dalla bozza del decreto ministeria­le attuativo: i costruttor­i dovrebbero emettere un documento che identifich­i il beneficiar­io dell’ecobonus e riporti l’entità del beneficio fruito.

C’è poi attesa per conoscere i dettagli del sistema informatic­o di prenotazio­ne dell’ecobonus. Soprattutt­o, se a chi prenota verrà richiesto di allegare documenti. Per esempio, il contratto di vendita, per il quale non sembra comunque richiesto di certificar­e la data. Questa è un elemento importante: una delle condizioni che la legge prevede per erogare il bonus è che l’acquisto sia avvenuto dal 1° marzo prossimo al 31 dicembre 2021.

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