Sull’ecotassa le imprese chiedono date certe
Attesa anche per conoscere i documenti necessari alla prenotazione del bonus
Manca ormai una settimana all’avvio dell’ecobonus e dell’ecotassa sulle auto, ma non sono state ancora ufficializzate le norme attuative: nei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Infrastrutture continua il lavoro dei tecnici sulla bozza anticipata ieri dal Sole 24 Ore. Ciò sta causando fibrillazione tra gli operatori del settore, che hanno bisogno di avere indicazioni al più presto.
Tra le categorie che hanno più bisogno di certezze ci sono le società di autonoleggio a breve termine: questo è il periodo dell’anno in cui avviene l’«inflottamento», cioè l’immatricolazione e la messa in servizio del grosso delle vetture acquistate per la stagione di maggior domanda, quella turistica. Quest’anno, visto che Pasqua cade ad aprile inoltrato, il mese-clou è proprio marzo. Se l’ecomalus verrà applicato anche a vetture immatricolate dopo il 1° marzo ma acquistate prima, le imprese per evitare un aggravio di costi potrebbero tentare di anticipare la targatura, quando possibile. Ma servono chiarimenti a breve da parte dei ministeri.
Perciò dall’Aniasa (l’associazione di categoria) fanno sapere che sarebbe auspicabile che il ministero dello Sviluppo convochi la filiera automotive, come fece prima dell’approvazione della legge di Bilancio. Anche perché si attendono chiarimenti sull’ecobonus: i noleggiatori segnalano come forte la domanda di auto elettriche ed ibride anche da clientela aziendale (noleggi a lungo termine) e privati. Nel 2018 le immatricolazioni di auto a noleggio con bassa emissione di Co2 sono aumentate del 60 per cento.
Ciò ha contribuito a spingere il settore verso un record di immatricolazioni l’anno scorso: 475mila (il 25% del mercato totale). Proprio il peso del settore potrebbe portare a fissare tetti mensili o bimestrali di prenotazioni di ecobonus effettuabili da noleggiatori, che altrimenti rischierebbero di far esaurire rapidamente i fondi a disposizione.
Tra le case automobilistiche, i concessionari e gli altri operatori c’è poi perplessità per un obbligo previsto dalla bozza del decreto ministeriale attuativo: i costruttori dovrebbero emettere un documento che identifichi il beneficiario dell’ecobonus e riporti l’entità del beneficio fruito.
C’è poi attesa per conoscere i dettagli del sistema informatico di prenotazione dell’ecobonus. Soprattutto, se a chi prenota verrà richiesto di allegare documenti. Per esempio, il contratto di vendita, per il quale non sembra comunque richiesto di certificare la data. Questa è un elemento importante: una delle condizioni che la legge prevede per erogare il bonus è che l’acquisto sia avvenuto dal 1° marzo prossimo al 31 dicembre 2021.