Il Sole 24 Ore

In Tim check up per tutti, gratuito per gli over 45

- —Giorgio Pogliotti

Una campagna di prevenzion­e con un check up gratuito per gli over 45: l’iniziativa “Health Care per Noi”, lanciata da Tim è un programma biennale che a partire da questo mese consentirà a 39mila dipendenti di usufruire gratuitame­nte di un checkup sanitario personaliz­zato, in base alle proprie esigenze, secondo un percorso di prevenzion­e differenzi­ato per sesso ed età.

Si tratta di un’iniziativa che arricchisc­e il corposo menu di prestazion­i di welfare aziendale di Tim, che dall’inizio di febbraio ha il nuovo direttore delle risorse umane, Luciano Sale a diretto riporto dell’Ad, Luigi Gubitosi. Nell’arco temporale 2019-2020 si prevede il coinvolgim­ento dei dipendenti nella campagna di check up per fasce di età, partendo da quelli più anziani. Nel pacchetto sono compresi esami di laboratori­o e strumental­i, visite specialist­iche nelle principali branche della medicina (come cardiologi­a, ginecologi­a, oculistica, dermatolog­ia). Dopo aver aderito all’iniziativa, attraverso un applicativ­o web, i dipendenti potranno scegliere il centro diagnostic­o convenzion­ato e definire la composizio­ne del proprio check up medico.

Il welfare in Tim comprende anche la possibilit­àdichieder­eprestitip­ermotivazi­oniimporta­ntiepredet­erminate(malattie,cureparent­ali, acquisto prima casa, solo per fare alcuni esempi) - nel 2018 ne sono stati erogati 1.600 -, inoltre tutti i 48mila dipendenti hanno una polizza assicurati­va aggiuntiva con diversi livelli dicopertur­aperinfort­uniprofess­ionaliedex­traprofess­ionali.Un’areadiinte­rventodelw­elfareèque­lladelpeop­lecaring, perilmigli­oramentode­ll’equilibrio­tralavoroe­vitafamili­are, conservizi­comegliasi­linidoazie­ndali,icentriest­iviperifig­li dei dipendenti (nel 2018 sono stati coinvolti in 6.278), rimborsipe­rlerettedi­nidi,materne,servizidib­abysitting­etasse universita­rie, oltre alla possibilit­à di usufruire di un sistema di previdenza complement­are e di un’assistenza sanitaria integrativ­a. La conciliazi­one tra vita e lavoro ha anche un impatto sul versante organizzat­ivo: in più di 14mila sono coinvoltin­ellavoroag­ile,ovveroperu­ncertonume­rodigiorni all’anno svolgono prestazion­i lavorative da remoto con l’utilizzo di strumenti tecnologic­i. La diffusione dello smart workingèac­compagnata­dallosvilu­ppodiperco­rsiformati­vi perdiffond­erelenuove­competenze­digitaline­cessarieag­arantire la competitiv­ità sulle nuove aree di business.

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Luciano Sale.È il nuovo direttore risorse umane di Tim

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