In Tim check up per tutti, gratuito per gli over 45
Una campagna di prevenzione con un check up gratuito per gli over 45: l’iniziativa “Health Care per Noi”, lanciata da Tim è un programma biennale che a partire da questo mese consentirà a 39mila dipendenti di usufruire gratuitamente di un checkup sanitario personalizzato, in base alle proprie esigenze, secondo un percorso di prevenzione differenziato per sesso ed età.
Si tratta di un’iniziativa che arricchisce il corposo menu di prestazioni di welfare aziendale di Tim, che dall’inizio di febbraio ha il nuovo direttore delle risorse umane, Luciano Sale a diretto riporto dell’Ad, Luigi Gubitosi. Nell’arco temporale 2019-2020 si prevede il coinvolgimento dei dipendenti nella campagna di check up per fasce di età, partendo da quelli più anziani. Nel pacchetto sono compresi esami di laboratorio e strumentali, visite specialistiche nelle principali branche della medicina (come cardiologia, ginecologia, oculistica, dermatologia). Dopo aver aderito all’iniziativa, attraverso un applicativo web, i dipendenti potranno scegliere il centro diagnostico convenzionato e definire la composizione del proprio check up medico.
Il welfare in Tim comprende anche la possibilitàdichiedereprestitipermotivazioniimportantiepredeterminate(malattie,cureparentali, acquisto prima casa, solo per fare alcuni esempi) - nel 2018 ne sono stati erogati 1.600 -, inoltre tutti i 48mila dipendenti hanno una polizza assicurativa aggiuntiva con diversi livelli dicoperturaperinfortuniprofessionaliedextraprofessionali.Un’areadiinterventodelwelfareèquelladelpeoplecaring, perilmiglioramentodell’equilibriotralavoroevitafamiliare, conservizicomegliasilinidoaziendali,icentriestiviperifigli dei dipendenti (nel 2018 sono stati coinvolti in 6.278), rimborsiperlerettedinidi,materne,servizidibabysittingetasse universitarie, oltre alla possibilità di usufruire di un sistema di previdenza complementare e di un’assistenza sanitaria integrativa. La conciliazione tra vita e lavoro ha anche un impatto sul versante organizzativo: in più di 14mila sono coinvoltinellavoroagile,ovveroperuncertonumerodigiorni all’anno svolgono prestazioni lavorative da remoto con l’utilizzo di strumenti tecnologici. La diffusione dello smart workingèaccompagnatadallosviluppodipercorsiformativi perdiffonderelenuovecompetenzedigitalinecessarieagarantire la competitività sulle nuove aree di business.