A Lecco il lavoro arriva prima del diploma
Andrea è stato convinto a restare, finire la quinta e prendere il diploma. Paolo invece no, già in quarta ha lasciato gli studi per entrare in azienda. Trovare lavoro, per gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Fiocchi di Lecco è in effetti l’ultimo dei problemi. «Qui davanti a me -spiega il dirigente scolastico Claudio Lafranconi - il muro non si vede più, è tappezzato di offerte di impiego. Purtroppo non riusciamo a soddisfarne neppure la metà». Non un caso isolato sul territorio, patria della meccanica “oscura”, fornitura di lavorazioni e componenti che non ha la forza dei grandi brand e che pure entra nelle catene del valore globali, dall’automotive all’aerospazio, dagli elettrodomestici all’impiantistica.
Sistema capace di resistere alla crisi grazie all’export e costantemente “affamato” di profili tecnici. Tema ben noto, che ha spinto le aziende a sviluppare più iniziative insieme alle scuole, un modo per avvicinare bisogni e offerta formativa attraverso investimenti e percorsi ad hoc. Fondazione Badoni, Confindustria LeccoSondrio e Cfp Aldo Moro hanno ad esempio creato uno schema di alternanza potenziata dedicato a operatori meccanici e tecnici dell’automazione industriale, che si trasforma in apprendistato di primo livello (22 mesi) per poi sfociare in un anno di apprendistato professionalizzante. Al via da pochi mesi (capofila l’IIs Fiocchi, in partnership con la locale Confindustria) il laboratorio territoriale per l’occupabilità, la cui novità è quella di mettere a disposizione degli studenti macchinari all’avanguardia (stampa flessografica, tornio, fresatrice a controllo numerico), gli stessi che i giovani si troveranno a dover gestire una volta entrati in azienda. Altro investimento locale (IIS Marco Polo di Colico e Fondazione Badoni) è un nuovo laboratorio hi-tech per accedere a workstation multimediali e imparare la progettazione Cad/Cam. Nuovi strumenti in arrivo (una stampante 3D da 70mila euro) anche per l’IIS Badoni di Lecco, che a giugno diplomerà oltre 200 studenti, nove classi tra meccanica/ meccatronica, informatica/tlc, elettrotecnica e automazione.
«Tutti i giovani che escono hanno più offerte di lavoro - spiega il dirigente dell’Istituto Angelo De Battista - e se ne diplomassimo il doppio forse non basterebbero ancora». Anche se il percorso pare in discesa, nel lecchese i legami tra scuola e impresa si vanno progressivamente rafforzando, «anche perché - aggiunge De Battista - l’aggiornamento delle competenze deve essere costante». Il Badoni punta così almeno a raddoppiare le ore minime di alternanza (150) previste, «anche perché sempre più spesso - aggiunge il dirigente - tra i tutor delle aziende troviamo proprio nostri studenti diplomati pochi anni prima, il che significa che il sistema funziona». Anche se su base nazionale la formazione tecnica non è certo la più gettonata, sul territorio vi sono segnali diversi. Per meccanica e manutenzione all’IIs Fiocchi le iscrizioni alle prime quest’anno sono raddoppiate, oltre quota 110. «La strada che stiamo seguendo - spiega Lafranconi - è quella di rafforzare i legami con le aziende, percorso che sta dando grandi risultati. Del resto, non conosco un solo ragazzo che esca da qui e che sia a spasso. A volte fatichiamo persino a trattenerli, alcuni vorrebbero andare a lavorare subito, anche prima del diploma. Ad ogni modo, chi termina la quinta riceve più offerte ed è sempre in grado di scegliere».