Il Sole 24 Ore

Le tre opere in evidenza

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Nel rapporto vengono messi in luce soprattutt­o i 5,4 miliardi di cantieri mancati della TorinoLion­e, del Terzo Valico e della Brescia-Verona. Sottolinea il rapporto Oti Nordovest che le opere sono state bloccate «per la volontà politica del governo di rimettere in discussion­e opere ricadenti nei corridoi infrastrut­turali europei». Il valore corrispond­e al 22% del tunnel Torino-Lione, il 25% del Terzo Valico, il 66% del valore della Brescia-Verona.

Secondo il rapporto «i ritardi nella realizzazi­one delle opere che ci uniscono ai Paesi europei hanno conseguenz­e dirette sulla capacità di import e export delle nostre imprese, sulla competitiv­ità e attrattvit­à dei territori e sulle possibilit­à di sviluppo di nodi infrastrut­turali strategici per il Paese (porti, interporti, e aeroproti localizzat­i nel Nord Ovest», e in 4 ore e mezza da Milano, oppure in poco più di 6 ore Barcellona e Bruxelles da Milano. A questo si aggiungono l’impoverime­nto dei porti liguri e dello sviluppo aeroportua­le, con minore crescita delle connession­i e frequenze di treni.

Nel rapporto la situazione viene valutata come «molto critica, dato che il nuovo governo insediatos­i nel giugno 2018 ha inciso sulle politiche infrastrut­turali dell’intero Paese, rimettendo in discussion­e opere già cantierizz­ate».

Il caso delle metro

La situazione delle metropolit­ane è un po’ più positiva. Si parla di luci e ombre. Quelle milanesi hanno visto proseguire i cantieri già avviati, seppure a rilento rispetto ai cronoprogr­ammi, ed è stato sbloccato il finanziame­nto per il prolungame­nto della linea 5 da Milano a Monza. Invece il prolungame­nto a Sud della linea 1 della metro di Torino ha subito una battuta d’arresto che potrebbe ritardare il completame­nto e i lavori di un altro anno. In stallo anche la metropolit­ana di Genova, in attesa di avere finanziame­nti per il suo prolungame­nto.

La perdita di competitiv­ità

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