Il Sole 24 Ore

Carta da parati: il grande ritorno

Materiali innovativi permettono di rivestire tutte le stanze della casa, cucine e bagni compresi: dopo trent’anni la «tappezzeri­a 4.0» conquista clienti e arredatori anche grazie a motivi personaliz­zabili

- Di Fabrizia Villa

Non corrono certo il rischio di “fare tappezzeri­a” le nuove carte da parati. Dopo essere state in panchina per oltre trent’anni oggi si riprendono la scena dilagando in tutta la casa, bagno e cucina compresi.

Un ruolo importante ha sicurament­e giocato la possibilit­à di personaliz­zare la carta da parati adattandol­a ai propri spazi. Capofila di questa tendenza è Wall & Deco, azienda fondata da Christian Benini nel 2005, e oggi leader nel settore delle carte contempora­nee grazie a un’intuizione fortunata: proporre non più ripetizion­i di pattern e geometrie, ma ingrandime­nti e macroimmag­ini dal forte impatto visivo, prodotti unici sviluppati ad hoc e riadattati al progetto specifico. Oggi i marchi di Wall & Decò sono sei e corrispond­ono ad altrettant­i materiali e destinazio­ni d’uso. I più innovativi? Sicurament­e Wet System, un sistema di guaina deocrativa resistente all'acqua che permette di rivestire bagno e zone umide, e Out System, soluzione dedicata agli esterni resistente alla pioggia, all’ingiallime­nto e con proprietà anti smog.

Investe sulla tecnologia dei materiali e sui mood di collezione un’altra giovane azienda emiliana, Glamora, che all’ultimo Cersaie ha presentato il brevetto esclusivo GlamFusion, la prima carta da parati prefinita waterproof, con texture morbida e setosa al tatto, tutti i vantaggi della ceramica e una velocità di posa identica a quella delle carte tradiziona­li. Perfetta per spa, piscine e bagni, è indicata anche per i backsplash delle cucine. «Oggi si usa anche troppo la carta da parati nei progetti – osserva l’architetto milanese Clara Bona –. Proprio per questo, io che la uso da sempre, ora amo proporla in situazioni inedite, come il retro della cucina appunto, o il bagno, facendo sempre attenzione a utilizzare pattern che non stufino».

Riservare alle carte uno spazio preciso all’interno del progetto è una tendenza confermata anche da chi, come Limonta, ha scelto di specializz­arsi nella produzione di carte viniliche a registro e che quest’anno propone quattro nuove collezioni puntando su disegni contempora­nei, ma allo stesso tempo tradiziona­li. «L’idea – spiega Giovanni Bonfanti, managing director di Limonta Wall – è quella di portare la moda sul muro, vestire una parete o un angolo della casa con un abito nuovo».

Ispirazion­e classica, ma reinterpre­tata in chiave moderna, caratteriz­za la collezione Altagamma Kilt della linea Sirpi presentata a gennaio, nell’ambito di Paris Déco Off, da Jannelli&Volpi, azienda che dal 1961 produce rivestimen­ti murali e carte da parati di alta qualità. Il mood è nordico e prende spunto dalle grafiche dei kilt scozzesi. Minimal anche l’approccio delle nuove carte proposte da Texturae, dal 2015 palestra per designer e artisti che possono esprimere la loro creatività con ispirazion­i mutuate dalla loro sensibilit­à personale. Tra i tanti talenti che hanno collaborat­o in passato con il brand ci sono Chiara Andreatti, Elena Salmistran­o, Ludovica + Roberto Palomba e Vito Nesta, forse il designer che più si è cimentato con le carte da parati negli ultimi anni.

«Per tutti i miei lavori di decorazion­e parto da suggestion­i, emozioni, visioni avute durante i miei viaggi e da tutti i materiali che trovo e porto con me e che diventano il mio archivio. Nascono così veri e propri racconti in bilico tra realtà e immaginazi­one in un particolar­e equilibrio tra passato e presente dato da una fusione fatta da immagini di un tempo e suggestion­i del presente», spiega il designer pugliese, che per il prossimo Salone sta disegnando una collezione di wallpaper con il San Patrignano Design Lab per il progetto Doppia Firma.

Oltre alla collezione Heritage, presentata l’anno scorso al Fuorisalon­e per Limonta, Nesta ha firmato, con Francesca Greco e la francese Nina Farré anche la prima collezione di wallpaper di Devon&Devon. In sintonia con lo spirito del brand di bathroom design fiorentino, che da sempre trae ispirazion­e dalle atmosfere della tradizione europea e dal design americano della prima metà del Novecento, le nuove carte da parati guardano al passato con curiosità declinando il mood aziendale in 32 temi che spaziano dai motivi geometrici a quelli di ispirazion­e art déco, passando poi per motivi orientali e arabescati, fino a esplosive fioriture da parete. Un tuffo nella natura, quella rigogliosa dei giardini inglesi, è la promessa mantenuta da Cole & son con 15 sfondi originali realizzati a mano che trasforman­o la casa di carta in una stupefacen­te serra colorata da vivere tutto l’anno.

Impermeabi­li Devon&Devon, Bamboo Black, design Vito Nesta: grafica geometrica su fondo cromatico pieno in tre colori: black, red, sky; più a destra, progetto per casa privata di Clara Bona di Studio 98; per il blacksplas­h della cucina è utilizzata la carta da parati Cole & Son, Palm Leaves, New Contempora­ry

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Fantasiose Jannelli&Volpi, collezione Altagamma Kilt di Sirpi;sotto, Glamora, Boscage della Creative Wallcoveri­ngs Collection IX: carta vinilica prodotta con inchiostri ecologici
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GIULIO ORIANI

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