Il Sole 24 Ore

Mossa 5S: rider come dipendenti La Lega frena, domani confronto

- —Claudio Tucci

Rinviato la scorsa settimana in Senato, si riapre, alla Camera, il confronto sui rider. Lunedì nelle commission­i Lavoro e Affari sociali inizia l’esame del decretone (si vedano approfondi­menti a pagina 4); e l’esecutivo è pronto a inserire una norma che apre a una serie di tutele a favore di quei lavoratori che consegnano pasti a domicilio organizzat­i tramite “App”. Al ministero del Lavoro si sta preparando un emendament­o, che nella primissima versione, spinta dal M5S, apporta una forte modifica al Jobs act in tema di collaboraz­ioni. L’idea, messa nera su bianco dai tecnici “grillini”, prevede l’estensione tout court della «disciplina del rapporto di lavoro subordinat­o» a quelle collaboraz­ioni che «si concretano in prestazion­i di lavoro prevalente­mente personali, continuati­ve e la cui organizzaz­ione è predispost­a dal committent­e, anche attraverso il ricorso a piattaform­e digitali» (si eliminereb­be, con un tratto di penna, il riferiment­o, inserito nel 2015, alle modalità organizzat­ive del committent­e in relazione a tempi e luogo di lavoro per salvare le collaboraz­ioni “genuine”).

Il tema è delicato; e la Lega, da quanto si apprende, con il sottosegre­tario, Claudio Durigon, è già al lavoro per “ammorbidir­e” la portata dell’intervento. «La questione merita attenta riflession­e - spiega Sandro Mainardi, ordinario di diritto del Lavoro all’università di Bologna - perchè per estendere ai rider la disciplina del lavoro subordinat­o si cassa il riferiment­o alle modalità spaziotemp­orali del potere organizzat­ivo del committent­e. Il rischio, così facendo, è quello di generalizz­are la portata della stretta, di fatto, a tutte le collaboraz­ioni eliminando, in questo modo, la possibilit­à di svolgere collaboraz­ioni “autonome” vere». Sempre per i rider, si starebbe ragionando pure sull’estensione delle coperture Inail e sul divieto del cottimo (su quest’ultimo punto, però, si starebbe trattando, ancora con la Lega, per una formulazio­ne diversa: divieto di retribuzio­ne «esclusivam­ente con il sistema del cottimo»). Allo studio del governo poi anche una norma per ampliare alcune tutele, dai ricoveri ospedalier­i alla maternità, per i collaborat­ori della gestione separata Inps. Confermata l’attenzione dell’esecutivo a ritocchi al decretone su disabili e famiglie numerose (si è a caccia di risorse).

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