Mossa 5S: rider come dipendenti La Lega frena, domani confronto
Rinviato la scorsa settimana in Senato, si riapre, alla Camera, il confronto sui rider. Lunedì nelle commissioni Lavoro e Affari sociali inizia l’esame del decretone (si vedano approfondimenti a pagina 4); e l’esecutivo è pronto a inserire una norma che apre a una serie di tutele a favore di quei lavoratori che consegnano pasti a domicilio organizzati tramite “App”. Al ministero del Lavoro si sta preparando un emendamento, che nella primissima versione, spinta dal M5S, apporta una forte modifica al Jobs act in tema di collaborazioni. L’idea, messa nera su bianco dai tecnici “grillini”, prevede l’estensione tout court della «disciplina del rapporto di lavoro subordinato» a quelle collaborazioni che «si concretano in prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuative e la cui organizzazione è predisposta dal committente, anche attraverso il ricorso a piattaforme digitali» (si eliminerebbe, con un tratto di penna, il riferimento, inserito nel 2015, alle modalità organizzative del committente in relazione a tempi e luogo di lavoro per salvare le collaborazioni “genuine”).
Il tema è delicato; e la Lega, da quanto si apprende, con il sottosegretario, Claudio Durigon, è già al lavoro per “ammorbidire” la portata dell’intervento. «La questione merita attenta riflessione - spiega Sandro Mainardi, ordinario di diritto del Lavoro all’università di Bologna - perchè per estendere ai rider la disciplina del lavoro subordinato si cassa il riferimento alle modalità spaziotemporali del potere organizzativo del committente. Il rischio, così facendo, è quello di generalizzare la portata della stretta, di fatto, a tutte le collaborazioni eliminando, in questo modo, la possibilità di svolgere collaborazioni “autonome” vere». Sempre per i rider, si starebbe ragionando pure sull’estensione delle coperture Inail e sul divieto del cottimo (su quest’ultimo punto, però, si starebbe trattando, ancora con la Lega, per una formulazione diversa: divieto di retribuzione «esclusivamente con il sistema del cottimo»). Allo studio del governo poi anche una norma per ampliare alcune tutele, dai ricoveri ospedalieri alla maternità, per i collaboratori della gestione separata Inps. Confermata l’attenzione dell’esecutivo a ritocchi al decretone su disabili e famiglie numerose (si è a caccia di risorse).