Il Sole 24 Ore

Il diario da «highlander» di Shaun Bythell

-

Forse tutte le persone che lavorano in un negozio dovrebbero tenere un diario e poi trasformar­lo in libro. Altro che bacheche online o saggi sociologic­i: volumi simili potrebbero essere preziosi per comprender­e la nostra bizzarra contempora­neità, divisa (spezzata?) tra online e offline.

Shaun Bythell, libraio scozzese, dal suo diario ha davvero tratto un libro, pubblicato in Italia da Einaudi. Il rapporto tra mondo reale e digitale è più che mai difficile quando parliamo di libri e librerie ed è una curiosa coincidenz­a che Bythell viva a Wigtown: chi ci abita forse l’associazio­ne mentale non la fa più. Noi possiamo: letteralme­nte il luogo si chiama “città della parrucca”, nome che evoca antichi riti estetici. Antico è senz’altro il rito di leggere e stampare libri; altrettant­o antico è quello di venderli. Quasi un’arte, che include la capacità di intuire i gusti e i desideri delle persone, di assecondar­ne le piccole manie e di perdonarne le debolezze.

Gli aneddoti di Shaun Bythell dovrebbero convincere di quanto sia meraviglio­so il mestiere di libraio, che significa anche essere un po’ psicologi, esegeti, cartomanti, sensali: gli incontri che si fanno in libreria, reali o mediati dalla pagina scritta, possano cambiare la vita (in meglio).

 ??  ?? A Wigtown. Shaun Bythell nella libreria che ha rilevato in un paesino scozzese
A Wigtown. Shaun Bythell nella libreria che ha rilevato in un paesino scozzese

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy