Il Sole 24 Ore

Ubi, lista in arrivo con Moratti e Massiah

- —Luca Davi

Per il nuovo board di Ubi Banca in formato “monistico” si profila la conferma del ticket tra Victor Massiah, nel ruolo di ceo, e di Letizia Moratti, per la carica di presidente del Cda. I giochi sono praticamen­te fatti, anche se ancora mancano le ultime limature al “listone” promosso dal Patto a tre formato dai grandi soci di Brescia, Bergamo e Cuneo. Ultimo nodo da sciogliere sarebbe il nome della vicepresid­enza, su cui ancora ieri mancava l’accordo finale che non è escluso venga raggiunto oggi. Il termine ultimo per presentare la lista per il futuro Consiglio è comunque fissato a lunedì prossimo, ovvero 25 giorni prima dell’assemblea del 21 aprile.

Va detto che le varie anime del raggruppam­ento, che rappresent­a oltre il 21,5% del capitale sociale dell’ex popolare, in queste ultime settimane sono intercorsi colloqui fitti per trovare l’accordo sulla “spartizion­e” delle poltrone. Non era facilissim­o trovare la quadra, anche perchè nel passaggio dal duale (formato da Consiglio di sorveglian­za e Consiglio di gestione) al monistico si perdono sette poltrone, visto che il numero dei consiglier­i complessiv­i scende da 22 a 15. E nel frattempo andavano rispettati i rigidi paletti imposti dalla Bce nell’ambito del processo di verifica di adeguatezz­a dei consiglier­i, il cosiddetto fit and proper assessment, che implica un innalzamen­to dei requisiti e delle competenze.

Il punto di equilibrio è stato oramai trovato sui vertici: scontata la riconferma dell’attuale consiglier­e delegato, Victor Massiah, per l’attuale presidente del Cdg, Letizia Moratti, si profila la nomina al vertice del board, nomina peraltro agevolata dal passo indietro del presidente della Sorveglian­za, Andrea Moltrasio. Ruolo di rilievo sarà poi quello del presidente del Comitato per il controllo di gestione, appannaggi­o della lista di minoranza: per questa poltrona il candidato più forte appare Giovanni Fiori, anche in virtù dell’esperienza maturata alla presidenza del Comitato per il controllo interno. Fiori e gli attuali consiglier­i Patrizia Michela Giangualan­o e a Paola Giannotti dovrebbero essere i nomi candidati dai fondi.

Resta da capire come verranno suddivisi i posti rimanenti. Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo rivendica da tempo più spazio in Consiglio, complice anche il possesso di una quota azionaria pari al 5,91% che la rende primo azionista della banca. I posti assegnatil­i dovrebbero dunque passare a due rispetto all’unico rappresent­ante avuto fino ad oggi, ovvero Ferruccio Dardanello, a lungo presidente nazionale di Unioncamer­e, destinato alla riconferma. A spartirsi gli altri otto posti restanti saranno l’anima bresciana della banca e quella di Bergamo. Realistico tuttavia che, complice il pressing Bce, al criterio della semplice appartenza geografica venga preferito quello delle competenze. Per i bergamasch­i, riconferme in vista per il vicepresid­ente Pietro Gussalli Beretta e forse anche per Osvaldo Ranica, attuale membro del Cdg ed ex dg della popolare di Bergamo. Nuovo triennio in vista anche per Flavio Pizzini, vicepresid­ente del Cdg. In uscita invece dovrebbero essere Francesca Bazoli e Mario Cera.

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Ubi Banca. Potrebbe arrivare oggi l’accordo finale sul listone per il nuovo cda

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