Leonardo corre in Borsa: +13,23% dopo il bilancio 2018
Plusvalenza di 21 milioni: vendita a Boeing del 50% della jv in Gran Bretagna
Leonardo risale in Borsa ai livelli di oltre quattro mesi fa, con il balzo del 13,23% a 9,776 euro messo a segno ieri, all’indomani del cda sui conti 2018. Non toccava questo livello dal 7 novembre 2018 (9,76).
La Borsa ha dato fiducia ai dati annunciati dall’a.d. Alessandro Profumo e alle previsioni di miglioramento per quest’anno. Le azioni sono tornate al livello precedente all’annuncio dei risultati del terzo trimestre 2018 (seguiti da un -8,8% a 8,862 euro il 9 novembre).
I risultati del quarto trimestre sono stati più robusti e hanno consentito al gruppo di rispettare le stime e, per i ricavi e gli ordini, andare «oltre la guidance». Ordini, ricavi e margine operativo Ebita del 2018 sono migliorati rispetto al 2017 (ma Ebitda e Ebit sono in flessione), che era stato tuttavia un anno di contrazione per ricavi, Ebita ed Ebit rispetto al 2016.
Una novità emerge dalla relazione finanziaria. Nel 2018 il gruppo ha ottenuto una plusvalenza di 21 milioni vendendo a Boeing il 50% nella joint venture paritetica Aviation Training International Ltd., «società attiva nel training e mission planning» per gli elicotteri Apache dell’esercito britannico.
Agli analisti ieri Profumo ha detto che il gruppo «è concentrato nell’esecuzione del piano industriale», si punta a un ritorno a una redditività (Ros) «a doppia cifra entro il 2020». Il Ros 2018 è invariato al 9,2%, mentre era il 10,4% nel 2016.
A una domanda di Equita se ci siano «piccole operazioni di M&A», Profumo ha escluso acquisizioni di ampio respiro. Ha confermato, come detto nell’intervista al Sole 24 Ore di ieri, che per Piaggio Aero «il focus è solo per la parte manutenzione dei motori sui nostri aerei», riferito agli addestratori Mb339. Profumo ha aggiunto tra le possibilità la «joint venture nei siluri», tra l’ex Wass e la francese Naval Group.
Davanti agli analisti Profumo era affiancato dai capi delle divisioni più importanti,NormanBone(elettronica per la difesa), Gian Piero Cutillo (elicotteri), Lucio Valerio Cioffi (velivoli)edall’a.d.diDrs,BillLynn.Profumo ha detto che Drs è in forte crescita negli Usa: nel 2018 gli ordini sono aumentati da 2,016 a 2,88 miliardi di dollari e i ricavi da 1,95 a 2,34 miliardi.
Dagli interventi si è capito il ruolo chiave dello scozzese Bone, il quale ha sottolineato che «l’elettronica della difesa è la divisione più grande di Leonardo», ma bisogna migliorare i risultati ed «essere più internazionali». Leonardo definisce «non soddisfacenti» i risultati della divisione aerostrutture, che ha bruciato cassa per 283 milioni. Nell’intervista rilasciata ieri al direttore Fabio Tamburini, l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, ha delineatola strategia del gruppo: alleanze a tutto campo su carri armati, caccia, elettronica: «La nuova Europa della difesa - dice Profumo - deve avere progetti comuni»