Nasce il nuovo Albo dei curatori Solo sulla carta fino al 15 agosto 2020
I dottori commercialisti ricordano i nodi della fase transitoria Possibile la nomina di commissari e liquidatori estranei all’elenco
Nuovo Albo per curatori, commissari e liquidatori operativo solo dal 15 agosto 2020. Nel frattempo in vigore le regole attuali. E però il nuovo Codice della crisi d’impresa lascia aperti interrogativi di non poco conto sulla nomina soprattutto di commissari e liquidatori. Una circolare del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti fa il punto sulla disciplina transitoria e chiarisce gli snodi operativi.
È vero, sottolinea la circolare, che il nuovo Albo dal quale i giudici dovranno individuare i professionisti chiamati a gestire sul campo le crisi d’impresa nelle diverse vesti previste (curatori, commissari, liquidatori, attestatori) entrerà in vigore domani, tuttavia le procedure di nomina, per effetto dei rinvii interni alla normativa fallimentare e della previsione esplicita di un futuro regolamento ministeriale al quale sono affidate le modalità di iscrizione, sospensione, e cancellazione dall’Albo, saranno nei fatti operative solo a partire dal ferragosto dell’anno prossimo.
La circolare mette in evidenza come l’immediata entrata in vigore, sia pure solo sul piano formale dell’Albo, ha comunque una logica legata alla necessità di assicurare ad agosto 2020 che l’autorità giudiziaria possa effettuare le nomine, potendo contare su quel “pacchetto di mischia” di professionisti che verranno inseriti di diritto. Con l’unico requisito di potere dimostrare di essere stati nominati al 16 marzo 2019 in almeno 4 procedure negli ultimi 4 anni.
Indicazione che, tra l’altro, i dottori commercialisti ritengono andrebbe corretta, visto che potrebbe escludere dall’inserimento di diritto professionisti di vasta e profonda esperienza che però, a causa della rotazione degli incarichi effettuata negli uffici giudiziari, potrebbero non avere ricevuto le nomine suffficienti nell’arco di tempo indicato).
E su quanto avverrà al momento dell’effettivo debutto dell’Albo, la circolare avverte che, se sul fronte della nomina dei futuri curatori la procedura non dovrebbe creare particolari difficoltà, non altrettanto può dirsi per la nomina dei futuri curatori e liquidatori. Infatti nel Codice della crisi d’impresa è assente, per quanto riguarda queste due figure, un rinvio esplicito all’Albo (a differenza di quanto invece previsto per i curatori). Il mancato rimando potrebbe allora condurre i giudici delegati a nominare anche professionisti non iscritti all’Albo, purché in possesso dei requisiti di professionalità e indipendenza richiesta dalla nuova normativa.
Infine la circolare ricorda che i decreti correttivi da emanare entro due anni dall’entrata in vigore del Codice dovranno certo farsi carico anche dei difetti di coordinamento che impediscono un effettivo allineamento, quanto a primo inserimento nell’Albo, degli attestatori rispetto a curatori, liquidatori e commissari.