Monomarca e servizi specializzati conquistano clienti
Ha superato i 10,1 miliardi di euro il consumo di cosmetici nel 2018 in Italia con una crescita dello 0,5%, più rallentata rispetto agli ultimi esercizi. E anche per quest’anno le previsioni sono prudenti: il trend è di poco superiore all’1% con una ripresa della profumeria e delle vendite nella grande distribuzione. I dati di Cosmetica Italia descrivono una situazione che vede, in nome dell’omnicanalità, la contaminazione tra i canali classici e le nuove forme di retail come monomarca, corner specializzati ed e-commerce che trovano sempre più il consenso dei consumatori.
Con una quota di oltre il 40% dei consumi totali, il canale mass market si conferma campione di vendite di bellezza: l’anno scorso ha chiuso con quasi 4,2 miliardi di euro in aumento dello 0,5%, una tenuta positiva confermata dalle proiezioni per il primo semestre 2019, con un +1%. Da qualche tempo, sui numeri del canale incide in misura rilevante il fenomeno della distribuzione monomarca. Così come da tempo è evidente la differente velocità di sviluppo all’interno dell’aggregato dove si dilata sempre più la forbice tra le vendite di cosmetici negli iper e supermercati tradizionali, e in generale nelle grandi superfici, diminuite dello 0,7%, e quelle negli spazi specializzati, definiti anche “casa-toilette” (o “canale moderno”) che hanno registrato incrementi dell’1,7%. Analogo andamento positivo si trova nei discount. A spingere le vendite strategie promozionali che puntano su sicurezza ed efficacia dei prodotti con forti pressioni sui prezzi, sempre molto competitivi, per rispondere al cambiamento delle abitudini di consumo che cerca non solo il prezzo più conveniente, ma anche brand di qualità.
Netta ripresa, dopo anni di contrazione, per l’altro canale protagonista delle vendite di cosmesi, la profumeria, che registra la crescita più alta del 2018 con un +1,2% superando i 2 miliardi di euro in valore. Anche le stime per il primo semestre 2019 indicano un trend positivo con un incremento ulteriore dell’1%. Vincente si è rivelato il mix di prodotti distribuiti con profumi e creme viso a fare da traino. A fronte,
L’andamento delle vendite per canale.
Mass market
Profumeria
Farmacia
Acconciatura
Vendite dirette
Erboristeria
E-commerce
Estetica però, delle dinamiche di successo delle catene organizzate, ma anche delle piccole realtà che hanno saputo puntare sui concetti di nicchia e di esclusività - dalle profumerie monomarca ai parfum bar alle catene di lusso fino alle nuove esperienze di e-commerce -, resta la staticità che caratterizza molte profumerie tradizionali e di vicinato.
Se la profumeria avanza, la farmacia perde terreno con una flessione dell’1% nel 2018 e una lieve crescita dello 0,3% per i primi mesi del 2019 trend che confermano il valore del mercato di quasi 1,9 miliardi di euro. Restano la fiducia che i consumatori riconoscono al canale, i suoi livelli di affidamento e di specializzazione soprattutto per l’acquisto di dermocosmetici specifici.
In cima alla classifica per crescita registrata l’anno scorso si posiziona l’e-commerce che, con un incremento del 10% cui si associa la previsione di ulteriore sviluppo del 10% nella prima parte del 2019, segna un andamento decisamente superiore agli altri canali, con un volume di vendita che supera i 350 milioni di euro. L’aumentata attenzione al servizio giustifica la tenuta dei canali professionali. Il lento, ma significativo ritorno delle frequentazioni nei saloni di acconciatura porta un +0,5% a fine 2018, con oltre 580 milioni di euro, e un +0,7% previsto per il primo semestre del 2019. Grazie alla rivisitazione dell’offerta e del servizio, i centri estetici hanno guadagnato un +0,5%, con 240 milioni, e la stima di un ulteriore +1% nel 2019. Rallentano invece, dopo anni di crescite superiori alla media, i consumi nelle erboristerie che comunque restano positivi con un +0,2% nel 2018 a 440 milioni e una previsione di un aumento dello 0,5% nei primi mesi di quest’anno.
Totale
In Boutique. L’anno scorso sono stati raccolti 26mila euro