Recapture iperammortamento, poche esclusioni
I PUNTI FONDAMENTALI
1
OPERAZIONI RILEVANTI
Le deduzioni operate per iperammortamento vanno riversate se nel periodo di fruizione i beni agevolati sono ceduti a titolo oneroso o destinati a strutture produttive all'estero, anche se della stessa impresa. Nella dichiarazione dei redditi andrà fatta una variazione in aumento pari alle quote dedotte negli esercizi precedenti, senza interessi o sanzioni
2 DA QUANDO SI APPLICA
La norma riguarda solo gli investimenti in beni iperammortizzabili successivi al 14 luglio 2018. Rilevano i criteri di competenza fiscale ex articolo 109 del Tuir: data consegna o spedizione in caso di contratti di compravendita (anche attraverso locazione finanziaria), data di ultimazione della prestazione in caso di appalti
3 QUANDO NON SCATTA
Il recapture non scatta laddove, entro la fine dell'esercizio di cessione o delocalizzazione, si effettuino investimenti sostitutivi in beni con caratteristiche non inferiori a quelle Industria 4.0. Non sono interessati dalla disposizione i beni ceduti attraverso trasferimenti di aziende o rami di azienda (cessione o conferimento), per scissione e fusione
4 BENI ESCLUSI
Le disposizioni non riguardano i beni che, per la loro stessa natura, sono destinati all'utilizzo in più sedi produttive i quali, pertanto, possono essere oggetto di utilizzo anche al di fuori del territorio dello Stato. L'elemento qualificante dovrebbe consistere nella temporaneità dell'utilizzo legata alla durata del ciclo produttivo
5 ESTENSIONE 2019
Il recapture si estende ai beni iperammortizzabili acquisiti nel 2019 (e nel 2020) e detassati in forza della nuova agevolazione “a scaglioni” introdotta dalla legge n. 145/2018. Il recapture non riguarda invece i beni che fruiscono del superammortamento e neppure di quelli su cui si calcolerà la mini-Ires del 15 per cento