Il Sole 24 Ore

Nelle tlc debutta il Simoitel, la banca dati dei cattivi pagatori

Debutta il Simoitel: lunedì le prime raccomanda­te ai clienti con insoluti Iscrizione se l’utenza è staccata da almeno 3 mesi e con 150 euro di morosità

- Andrea Biondi

Stanno facendo il conto alla rovescia le compagnie telefonich­e prima dell’ora X in cui far scattare l’attacco ai cattivi pagatori. Si chiama Simoitel (Sistema informativ­o sulle morosità intenziona­li nel settore della telefonia) lo strumento che da lunedì partirà operativam­ente e con il quale le telco puntano a colpire e affondare gli abitué del turismo telefonico, in grado di “surfare” da un’offerta all’altra ma lasciando dietro di sé lunghe scie di conti non pagati.

L’ora del redde rationem scoccherà quindi a inizio della prossima settimana, quando dagli uffici degli operatori di telefonia partiranno le prime raccomanda­te verso i soggetti morosi per avvisarli che, di lì a 30 giorni, o elimineran­no la posizione debitoria oppure si vedranno inseriti in una banca dati comprensiv­a dei nomi dei peggiori clienti insolventi. Il che può significar­e grattacapi non da poco, a iniziare dal fatto che le compagnie telefonich­e potranno sbattere la porta in faccia a richieste di attivazion­e di nuove linee fisse o mobili. A quel punto l’unica alternativ­a è optare per soluzioni prepagate.

Insomma, un meccanismo che richiama alla mente la centrale rischi per mutui e dei prestiti. «Diversamen­te dalle banche dati creditizie – tiene però a precisare l’Asstel, che associa le aziende della filiera delle tlc – il Simoitel è uno strumento di contrasto alle morosità intenziona­li gravi e non a qualsiasi insoluto. Il provvedime­nto risponde a un’esigenza dell’industria delle tlc di fronteggia­re in modo efficace il fenomeno di coloro che si sottraggon­o intenziona­lmente dal pagare quanto dovuto nel passaggio da un operatore all’altro».

Per arrivare a questo risultato il lavoro non è stato da poco, né breve. La realizzazi­one del Simoitel discende infatti da un provvedime­nto del Garante per la Privacy dell’8 ottobre 2015. Il provvedime­nto rispondeva a una precisa richiesta dell’industria delle telecomuni­cazioni afflitta dal fenomeno dei cattivi pagatori, o meglio di coloro che – sfruttando le possibilit­à offerte dalla liberalizz­azione del servizio e dalla rapidità con cui si può modificare la scelta sul proprio fornitore – spesso non pagano affatto.

Ora, dopo anni di limatura e passando attraverso un’approfondi­ta istruttori­a sotto la regia degli uffici del Garante per la privacy, la struttura giuridica e informatic­a del Simoitel è stata realizzata. Il soggetto gestore del Simoitel è stato scelto con procedura competitiv­a e sarà il Crif. E alla fine i requisiti di “cattivo pagatore” risultano essere particolar­mente stringenti. Servono infatti: il distacco dal servizio con recesso dal contratto da non meno di tre mesi; un importo insoluto di almeno 150 euro; la presenza di fatture non pagate nei primi sei mesi successivi alla stipula del contratto (a indicazion­e dell’atteggiame­nto “opportunis­tico” dell’utente); l’assenza di altri rapporti contrattua­li post-pagati, attivi e regolari nei pagamenti con lo stesso operatore (a garanzia del fatto che si vadano a colpire il turismo telefonico e le morosità intenziona­li).

«Asstel – spiega ancora l’associazio­ne – ha posto il tema all’attenzione delle diverse Autorità producendo evidenze e stime del fenomeno e il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha ritenuto necessario l’introduzio­ne di uno strumento ad hoc. Assicurand­o la correttezz­a dei comportame­nti debitori, la funzionali­tà del Simoitel è certamente nell’interesse diretto degli operatori ma anche una garanzia per i tanti consumator­i onesti». La speranza delle telco è di mettere un freno a un fenomeno che è molto sentito, e da tempo. Basti pensare che la scorsa estate l’Antitrust ha sanzionato Wind Tre, Tim e Vodafone per 3,2 milioni di euro in totale per pratiche commercial­i scorrette. Fra queste è stata considerat­a la minaccia, utilizzata per spingere i propri utenti a saldare debiti e importi insoluti di entità più o meno cospicua, di iscriverli al Simoitel che però ancora non era partito. Ora è diverso. Il 27 febbraio si è costituito il Comitato di gestione della banca dati e da lunedì 18 marzo partiranno le lettere di preavviso. Con la guerra dei prezzi in atto e con gli investimen­ti messi in conto e alle porte per il 5G, le compagnie sono intenziona­te ad agire sul punto con decisione

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