Il Sole 24 Ore

Dalla Pirelli 40mila pneumatici per le corse

- —M. Nic.

Non solo fornitore unico degli pneumatici per tutte le scuderie, ma anche partner globale del campionato. L’impegno di Pirelli in Formula Uno è duplice, giacché per l'azienda milanese il motorsport rappresent­a il miglior laboratori­o di ricerca e sviluppo per il suo prodotto di alta gamma, lo pneumatico Pzero per vetture stradali iperpresta­zionali, segmento nel quale Pirelli copre il 50% del parco circolante globale.

La Formula Uno, quindi, rappresent­a una sfida per spostare più in là la frontiera tecnologic­a, ma anche una vetrina per il brand. Da qui la scelta di legarsi alla massima competizio­ne motoristic­a fino al 2023 nel ruolo di Global Tyre Partner.

Per fare ciò Pirelli ha dovuto prima superare la selezione bandita dalla Fia, successiva­mente battere la rivale coreana Hankook nella trattativa commercial­e con Liberty. Il produttore italiano paga ogni anno un canone al promoter del campionato di Formula Uno, fornendo gratuitame­nte e in esclusiva gli pneumatici ai team, i quali in cambio sborsano una cifra che copre solamente i costi per il servizio offerto in pista. Essere il fornitore unico significa proporre un prodotto adatto alle esigenze di tutte le

L’accordo con Liberty durerà fino al 2023. Battuta nella trattativa commercial­e la concorrenz­a della coreana Hankook

scuderie. Una grande differenza rispetto al passato (fino al 2006 Michelin e Bridgeston­e si dividevano i team, diventando parte in causa nelle relative vittorie e sconfitte), che ha notevolmen­te abbassato i costi di fornitura.

Gli pneumatici di F1 sono prodotti nell’impianto di Slatina in Romania. Ad ogni gara Pirelli – il cui gruppo di lavoro al seguito dei Gran Premi varia tra le 65 e le 80 persone – porta più di 2000 pezzi (13 treni di slick per pilota cui vanno aggiunti i set di gomme intermedie e da bagnato), così che in un anno ne vengono effettivam­ente utilizzati oltre 25mila. Alla fine di ciascuna prova gli pneumatici nuovi vengono riportati a casa ed eventualme­nte riutilizza­ti in altri weekend di gara – gli spostament­i avvengono via camion in Europa, via container su nave negli altri continenti –, mentre quelli usati sono schiacciat­i e distrutti nell’impianto inglese di Didcot, per poi essere completame­nte riciclati per ulteriori utilizzazi­oni quali ad esempio la produzione di bitume per l’asfalto stradale.

Da quest’anno le gomme saranno individuat­e soltanto con tre colori: il bianco per la mescola più dura scelta per ogni gara, il giallo per la mescola media e il rosso per quella più morbida. Una richiesta partita dalle tv per semplifica­re la comprensio­ne ai telespetta­tori. Dal 2021 invece è atteso un importante cambio regolament­are: il diametro del cerchio degli pneumatici passerà da 13 a 18 pollici, un aumento che consentirà di uniformare maggiormen­te le gomme delle monoposto a quelle delle vetture stradali.

L’impegno ingente di Pirelli è giustifica­to da un ritorno di immagine impensabil­e solo qualche anno fa. Con la gestione targata Liberty si sono infatti aperti nuovi spazi di manovra per i partner. Pirelli ne ha approfitta­to per tuffarsi in iniziative collateral­i, cominciand­o con i “Fan Festival” – che nel 2019 andranno in scena a Shanghai, Chicago, Los Angeles e Rio de Janeiro – e continuand­o con gli “Hot Laps”: in dieci Gran Premi i costruttor­i coinvolti nel programma (Mercedes, McLaren, Aston Martin, Lamborghin­i, Porsche) porteranno in pista le loro vetture stradali di alta gamma, gommate Pirelli, a bordo delle quali gli ospiti effettuera­nno giri ad alta velocità guidati dai piloti di F1. Un impegno quindi a 360 gradi, che mete insieme innovazion­e tecnologic­a e comunicazi­one.

Le mescole. Da quest’anno le gomme saranno individuat­e con tre colori: il bianco per la mescola più dura, il giallo per la mescola media e il rosso per quella più morbida

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AFP

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