Il Sole 24 Ore

Brexit in alto mare, May chiede rinvio a fine giugno Condizioni dalla Ue

L’aristocrat­ico conservato­re lotta per liberare il Paese dal «giogo di Bruxelles»

- —N.D.I.

Theresa May chiede all’Ue un rinvio dellaBr ex itl imitato al 30 giugno, escludendo l’ ipotesi di una proroga lunga. Mai 27 daranno via libera solo se la settimanap­rossima ci sarà un voto positivo sull’ accordo a West minster.S coppia inoltre il caos sulla partecipaz­ione della Gran Bretagna alle europee di maggio. Juncker:«R invio non oltre il23m aggio o dovrete votare».

Brexit ha fatto bene a Jacob ReesMogg. Ora leader incontesta­to degli oltranzist­i euroscetti­ci, il 48enne deputato conservato­re era sconosciut­o ai più prima del referendum sulla Ue del 2016.

Eletto deputato solo nel 2010, non ha mai ricoperto incarichi pubblici. In Parlamento era noto ai colleghi per l’aspetto eccentrico, il conservato­rismo reazionari­o e il patriottis­mo. Essere nato inglese, secondo lui, «è avere vinto il primo premio nella lotteria della vita».

Cresciuto nell’ovatta del privilegio, ha studiato a Eton e a Oxford. Con il suo abbigliame­nto ostentatam­ente elegante, i modi cortesi, l’accento snob, le frasi farcite di citazioni latine, sembra una caricatura dell’aristocrat­ico inglese d’altri tempi. Le sue opinioni sono espresse con toco pacato, ma sono altamente controvers­e. È contro l’immigrazio­ne, gli ambientali­sti, i diritti umani e dei lavoratori e l’apertura dei Tories a candidati di colore, ma adora la caccia alla volpe. Cattolico praticante, è contrario ai matrimoni gay e all’aborto, anche in caso di violenza carnale o incesto.

Da sempre euroscetti­co e convinto che la Gran Bretagna possa tornare alle glorie del passato solo liberandos­i del giogo di Bruxelles, Rees-Mogg è diventato in poco tempo il condottier­o dei Brexiter. Le posizioni inflessibi­li e le certezze incrollabi­li gli hanno conquistat­o un seguito tra i sostenitor­i dell’uscita dalla Ue e sono apparse encomiabil­i in contrasto con l’ondivagare di Theresa May.

È stato eletto leader dell’European Research Group (Erg), una cabala di euroscetti­ci duri e puri che con Brexit si è rafforzata diventando un vero e proprio partito all’interno del partito conservato­re. L’Erg vuole tagliare i ponti con Bruxelles e ritiene che l’accordo della May renderebbe la Gran Bretagna “vassallo” della Ue.

Sta ora a Rees-Mogg decidere se votare a favore dell’accordo settimana prossima, pur turandosi il naso, o se respingerl­o per la terza volta affossando definitiva­mente le speranze della premier, entrando anche nella lista dei candidati alla succession­e.

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UN PARTITO NEL PARTITO Un ritratto piùcomplet­o di Jacob Rees-Moggsu ilsole24or­e.com

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