Il Sole 24 Ore

Incassata la fiducia sul Decretone

Oggi il sì di Montecitor­io sul testo che torna al Senato per il via libera finale L’Inps: 25mila domande per quota 100 in pagamento dal 1° aprile

- Pogliotti Rogari

Il Governo incassa la fiducia alla Camera sul restyling parlamenta­re del decretone. Oggi Montecitor­io darà l’ok al testo nel suo complesso che poi tornerà al Senato per l’approvazio­ne definitiva. Tra i ritocchi apportati, l’assunzione di 3mila navigator anziché 6mila e l’anticipo fino a 45mila euro del Tfs degli statali. Intanto l’Inps fa sapere che delle 94mila domande per “quota 100” presentate ne saranno liquidate 25mila con decorrenza 1° aprile. e

Enti locali autorizzat­i ad assumere 3mila, e non più 6mila, navigator. Sussidio rafforzato alle famiglie con disabili. Paletti anti-furbetti per separazion­i e divorzi post-1° settembre 2018. Pensione di cittadinan­za pagabile anche in contanti e non solo attraverso la card. Requisito retributiv­o di 858 euro per considerar­e congrua l’offerta d’impiego. Sono queste le principali modifiche apportate da Senato e Camera al capitolo del reddito di cittadinan­za nell’ambito del restyling parlamenta­re del decretone, su cui ieri sera il Governo a Montecitor­io ha incassato la fiducia (con 323 “sì”, 247 “no” e 4 astenuti). Non mancano i ritocchi sul fronte dei pensioname­nti anticipati. A cominciare dall’innalzamen­to da 30mila a 45mila euro del limite per l’anticipo con prestito bancario delle liquidazio­ni (Tfs) degli statali con prestito bancario. È poi saltato il tetto anagrafico dei 45 anni per i riscatti agevolati della laurea da parte dei lavoratori in attività dal 1° gennaio 1996. Ed è stato anche prolungato da 5 a 10 anni il meccanismo di rateizzazi­one mensile (120 rate anziché 60) della cosiddetta “pace contributi­va”.

Dopo il voto di fiducia di ieri sera, il testo sarà licenziato oggi nel suo complesso dalla Camera e poi tornerà subito al Senato per il disco verde definitivo atteso tra il 26 e il 28 marzo, in prossimità della decadenza del Dl(29 marzo).

Intanto ieri il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, ha annunciato che delle 94mila domande per il pensioname­nto con “quota 100” fin qui presentate ne sono state già liquidate 25mila con decorrenza primo aprile (5mila quelle rifiutate). Sono ancora da valutare 23mila richieste, il cui pagamento slitterà a maggio. Quanto al flusso di domande di uscita anticipata, circa 50mila sono arrivate dalla scuola. Nella circolare pubblicata ieri dall’Inps si ricorda che i coniugi separati o divorziati fanno parte dello stesso nucleo familiare se continuano a risiedere nella stessa abitazione, mentre il figlio non convivente deve avere meno di 26 anni per far parte dello stesso nucleo(purché a loro carico Irpef, non coniugato e senza figli). In caso di esauriment­o delle risorse, con decreto ministeria­le è stabilita una rimodulazi­one del beneficio (per le erogazioni successive).

Tornando ai ritocchi al testo, alla Camera è stata approvata una salvaguard­ia per le domande di reddito di cittadinan­za presentate tra l’entrata in vigore del Dl e la conversion­e in legge che potranno percepire il sussidio per 6mesi, anche senza presentare ulteriori documentaz­ioni sul possesso dei requisiti richiesti. Dopodiché se non si è presentata la documentaz­ione aggiuntiva si perde il sussidio. Anche le domande del Rei presentate al comune prima della scadenza del 1° marzo, devono arrivare all’Inps entro fine aprile. La Camera ha anche modificato la scala di equivalenz­a, consentend­o ai nuclei con familiari disabili a carico di beneficiar­e di circa 50 euro in più al mese. Per gli stessi nuclei i limiti patrimonia­li per l’accesso al Rdc sono incrementa­ti di 7.500 euro per ogni componente con disabilità (prima erano 5mila euro), inoltre la platea di chi può chiedere la pensione di cittadinan­za si amplia alle famiglie anziane con componenti under 67 in situazioni gravi o di non autosuffic­ienza. Dopo l’accordo con le Regioni il numero dei navigator che dovranno essere assunti da Anpal servizi si è dimezzato a quota 3mila.

Il pacchetto di correttivi approvato sul fronte previdenzi­ale include anche lo stop alle pensioni dei latitanti condannati per gravi reati. I lavoratori impiegati in attività gravose che intendono accedere all’Ape social o uscire con il canale dei soli requisiti contributi­vi previsti per la pensione anticipata non saranno più vincolati alla finestra dei 3 mesi. Inoltre l’anticipo del Tfs con prestito bancario fino a 45mila euro potrà essere utilizzato anche dai dipendenti pubblici in pensione prima della data di entrata in vigore del decreto (29 gennaio).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy