Torri per tlc Cellnex studia l’acquisto del 60% di Tdf (Francia)
Operazione da tre miliardi che segue l’aumento da 1,5 miliardi
3
miliardi L’acquisto del 60% del capitale di Tdf è un’operazione potenziale da 3 miliardi di euro
Il dossier Tdf finisce sul tavolo di Cellnex. Il gruppo spagnolo di infrastrutture per le telecomunicazioni, controllato da Edizione Holding attraverso il veicolo Connect, sta valutando l’acquisizione del 60% del gruppo francese Tdf. L’indiscrezione, riportata dal quotidiano spagnolo Expansion, al momento non è stata commentata da Cellnex. Tuttavia, negli ambienti finanziari vicini alle due società coinvolte, si riferisce di un interesse concreto del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton per la società transalpina, ma nello stesso tempo si aggiunge che ci sarebbe una forte concorrenza intorno al dossier. Insomma, i consulenti sono al lavoro per verificare la fattibilità della maxi acquisizione, ma il quadro appare ancora prematuro, almeno allo stato attuale. Ex sussidiaria di France Telecom, Tdf è di proprietà di diversi fondi di investimento e la compagnia francese, con 13.900 siti di trasmissione, ha registrato nel 2017 un fatturato di 676,8 milioni di euro. Numeri che si traducono in una operazione potenziale da 3 miliardi di euro. Un assegno che, sulla carta, il gruppo spagnolo è in grado di sostenere. Complice la ricapitalizzazione annunciata un mese fa. Agli inizi di marzo, il consiglio di amministrazione della società spagnola delle torri in cui Edizione, insieme ad Adia e Gic, attraverso il veicolo Connect detiene il 29,9% del capitale, ha infatti approvato un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro per finanziare l’espansione del suo portafoglio di infrastrutture per le telecomunicazioni in Europa. Nel dettaglio l’operazione, con diritti di sottoscrizione preferenziali per gli attuali azionisti, prevede l’emissione di circa 67 milioni di nuove azioni, pari al 28,9% del capitale anteaumento e 22,4% dopo l’operazione. Il prezzo di sottoscrizione sarà di 17,89 euro per ciascuna azione, con uno sconto del 20,01% sul Terp, sulla base del prezzo di chiusura del 27 febbraio alla Borsa spagnola (23,66 euro). L’impegno da parte dei soci di Cellnex, peraltro, c’è già: Connect, controllata al 60% dalla famiglia Benetton e al 20% ciascuno dai due investitori finanziari, si è impegnata a sottoscrivere la parte corrispondente delle azioni nell’aumento di capitale. Ma non è la sola nel libro soci del gruppo iberico. Anche CriteriaCaixa, azionista di Cellnex con il 6% del capitale e gli amministratori e i membri del senior management che detengono azioni (per uno 0,03% complessivo) hanno confermato la loro partecipazione per coprire la parte di competenza. Insomma, tutto è pronto per avviare la nuova fase di sviluppo. Rilevata da Edizione per 1,5 miliardi nell’ambito dell’operazione che ha portato alla conquista del gruppo Abertis e ricapitalizzata ora per poco meno del biglietto d’ingresso, Cellnex punta a operazioni di taglio medio grande per crescere sui mercati di riferimento. Dall’Ipo avvenuta nel maggio 2015, Cellnex ha annunciato investimenti o impegni ad investire per circa 4 miliardi di euro, con un multiplo sull’Ebitda forward medio di circa 14 volte, per l’acquisizione o la costruzione di 21.500 infrastrutture al 2027, che assieme alle infrastrutture già di proprietà ammontano a un totale di 29mila infrastrutture.