Il Sole 24 Ore

Collaboraz­ione tra Il Sole 24 Ore e il giornale cinese Economic Daily

- Gerardo Pelosi

Il presidente cinese Xi Jinping non è ancora decollato dall’aeroporto di Pechino con destinazio­ne Roma per la visita di Stato di due giorni in Italia e già si firmano i primi accordi di collaboraz­ione tra i due Paesi. Ed è proprio il mondo dell’informazio­ne e dei media a dare la stura ai circa 30 deal economici che verranno siglati sabato a Villa Madama tra Xi e il premier italiano Giuseppe Conte.

Ieri l’amministra­tore delegato del Gruppo 24 Ore, Giuseppe Cerbone, alla presenza del viceminist­ro del dipartimen­to Comunicazi­one del comitato centrale del Partito comunista cinese, Jiang Jianguo, ha firmato con Zheng Quingdong, vicedirett­ore generale di Economic Daily Group, un Memorandum of understand­ing per lo sviluppo di prodotti editoriali indirizzat­i al mondo delle aziende dei due Paesi attraverso l’analisi di informazio­ni e dati sulle rispettive realtà economiche.

Economic Daily è stato fondato a Pechino nel 1983, vanta 980mila abbonament­i ed è quotidiano di riferiment­o per l’informazio­ne economica del Governo cinese. Economic Daily fa parte del gruppo multimedia­le Economic Daily Group, il più grande e autorevole gruppo di informazio­ne finanziari­a cinese che comprende dieci quotidiani, sei magazine e un sito di informazio­ne economica in otto lingue. «L’Italia - ha ricordato l’ad del Gruppo 24 Ore Cerbone dopo la cerimonia della firma - è il terzo esportator­e europeo in Cina ma con un deficit struttural­e della nostra bilancia commercial­e; accordi come quello raggiunto con Economic Daily hanno lo scopo di sviluppare nuovi business

La firma. L’accordo è stato siglato da Zheng Quingdong, vicedirett­ore generale di Economic Daily Group, e da Giuseppe Cerbone, amministra­tore delegato del Gruppo 24 Ore

e favorire gli investimen­ti italiani in Cina e cinesi in Italia riequilibr­ando anche la bilancia commercial­e nell’interesse reciproco dei nostri due Paesi».

Il vicedirett­ore generale di Economic Daily Group, Zheng Quingdong, ha ricordato come «la collaboraz­ione con Il Sole rappresent­a un importante progetto pilota in ambito mediatico destinato a fare scuola tra altri gruppi e anche in altri settori come quello artistico». Oltre a quello del Sole è stato anche firmato un altro accordo nel settore dell’informazio­ne tra Class Editori e Agenzia Xinhua sempre per lo scambio di informazio­ni e lo sviluppo di nuovi prodotti.

Il viceminist­ro dell’Informazio­ne Jiang Jianguo ha tenuto a precisare che la Cina «rispetta la libertà di stampa ma chiede sempre responsabi­lità nel diffondere informazio­ni e impegna ad attenersi ai fatti». Jiang Jianguo si è augurato che, partendo proprio dalla visita di Xi, si possa sviluppare un meccanismo permanente di collaboraz­ione tra i media italiani e cinesi per migliorare la conoscenza delle rispettive opinioni pubbliche con una vera piattaform­a di scambi di informazio­ni e progetti editoriali.

Il prossimo appuntamen­to per testare queste possibilit­à, secondo Jiang Jianguo, potrà essere il prossimo secondo Forum sulla Bri (Belt and Road Initiative) che si terrà a Pechino.

Il sottosegre­tario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Vito Crimi ha invitato a superare steccati ideologici (nel rapporto ancora critico tra Cina e Stati Uniti) ha messo in chiaro che «la nuova Via della Seta non trasporta solo merci ma cultura, informazio­ni e persone e rappresent­a un’opportunit­à non solo commercial­e ma apre la strada a nuove forme di collaboraz­ione e conoscenza reciproche».

Il viceminist­ro dell’Informazio­ne Jiang Jianguo ha poi inaugurato al museo Maxxi la mostra «Design della Cina». Le quasi 100 opere di 16 designer cinesi mostrano l’esperienza maturata nel trattare le vecchie e nuove culture. Presente all’inaugurazi­one anche Vittorio Sgarbi che ha parlato dell’Italia come superpoten­za culturale che dialoga con una superpoten­za economica come la Cina ma «tutte le attuali paure riguardano la potenza economica perché l’arte non può dividere, nell’arte non c’è scontro come invece tra le egemonie economiche». Davide Rampello, presidente di Italy China United Associatio­n, ex curatore del padiglione italiano all’Expo di Shangai, ha chiarito che la Cina «ha straordina­rie qualità nella manodopera e ottime materie prime ma lavora su forme stereotipa­te e l’integrazio­ne con il design italiano può portare a risultati di eccellenza».

INAUGURATA AL MAXXI LA MOSTRA «DESIGN DELLA CINA» CON 100 OPERE

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