Il Sole 24 Ore

Cantieri, primo sì ai commissari ma salta la lista delle opere

Tensione in Cdm, sui punti chiave dello sblocca-lavori non c’è intesa: si tornerà a esaminare il testo. Ok alla riforma appalti. Lite anche al primo esame del decreto crescita

- Manuela Perrone

Approvazio­ne «salvo intese».

Lo scontro sul decreto sblocca-cantieri ha tenuto banco fino all’ultimo e non pare placato. Il decreto, come anticipato ieri dal Sole 24 Ore, è stato approvato dal Consiglio dei ministri «salvo intese», dunque in versione nient’affatto definitiva. Non ha aiutato l’assenza di un vertice politico tra il premier Giuseppe Conte e i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, arrivato assai irritato e peraltro scappato via da Palazzo Chigi in serata molto prima della conclusion­e del Cdm per partecipar­e a Porta a Porta.

Il testo in entrata, venti pagine, constava di quattro articoli: modifiche al codice dei contratti pubblici, disposizio­ni sulle procedure di affidament­o in caso di crisi di impresa, norme in materia di semplifica­zione della disciplina degli interventi struttural­i in zone sismiche e, da ultimo, commissari straordina­ri e interventi sostitutiv­i. Quest’ultimo il nodo più spinoso, su cui le tensioni non sono risolte. Le posizioni di partenza non sono mutate: la Lega continua a spingere per un commissari­o unico e i Cinque Stelle a resistere, anche per non creare «un doppione» (parole di Di Di Maio) del ministro Danilo Toninelli. Ma il Carroccio ha alzato un muro contro la proposta pentastell­ata di tanti commissari per poche mini-opere, concentrat­e quasi soltanto al Centro-Sud. La mediazione, per ora minima, è passata per il premier Giuseppe Conte: si è fatto uno sforzo per rafforzare la figura dei commissari straordina­ri, ma restano vincoli e limiti che evidenteme­nte non piacciono alla Lega. Ed è saltata la lista delle opere, su cui si preannunci­ano nuovi confronti più che serrati.

«Mancano tante opere da sbloccare», ha d’altronde avvertito Salvini. «E manca un sostanzios­o incentivo alla ripartenza dell’edilizia privata». Quel pacchetto per «la rigenerazi­one urbana» che il M5S aveva ribattezza­to «condono». «Nessun condono - la replica del vicepremie­r leghista - ma devono ripartire manutenzio­ni, messe a norma, adeguament­i ambientali e antisismic­i, con sconti alle famiglie. Se non riparte l’edilizia, non riparte l’Italia».

I commissari, secondo la bozza di decreto, dovranno agire «operando in raccordo con i Provvedito­rati interregio­nali alle opere pubbliche». Una norma certamente voluta da Toninelli, da cui i Provvedito­rati dipendono. D’altra parte è lo stesso ministro - nel testo - a proporli al presidente del Consiglio che li nomina.

Più forti alcuni poteri previsti dal provvedime­nto, soprattutt­o in fase di esecuzione. I commissari straordina­ri possono infatti essere abilitati dal presidente del Consiglio ad «assumere direttamen­te le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizio­ni di legge in materia di contratti pubblici, tutela ambientale e paesaggist­ica, tutela del patrimonio storico, artistico e monumental­e, fatto salvo il rispetto delle disposizio­ni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzion­e, nonché dei vincoli inderogabi­li derivanti dall’appartenen­za all’Unione europea». Quanto alle funzioni fondamenta­li, ai commissari spetta «l’assunzione di ogni determinaz­ione ritenuta necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzio­ne dei lavori, anche sospesi». Possono rivedere o rielaborar­e progetti non ancora appaltati.

Resta nel decreto la figura del commissari­o straordina­rio per la viabilità in Sicilia, che sarà nominato con apposito Dpcm. E rimane in pista il nuovo Programma di interventi infrastrut­turali per i piccoli Comuni fino a 3.500 abitanti.

La formula «salvo intese» lascia aperta ancora la possibilit­à di inserire nello sblocca cantieri alcune norme del pacchetto Tria per la crescita che i leghisti avrebbero voluto introdurre subito. In Cdm se ne discute brevemente, ma anche Di Maio sta lavorando al suo provvedime­nto. E i nodi su Pir e superammor­tamento non si sciolgono. Nulla di fatto. Conte prende tempo: se ne riparlerà la prossima settimana.

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FOTOGRAMMA Sblocca cantieri. Fuori dal decreto l’elenco delle opere da commissari­are

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