Un laboratorio per automotive e aerospazio
Un elenco lungo, trasversale, con i grandi gruppi dell’automotive come Fca e Gm, che a Torino ha il suo Centro di ricerca sui sistemi di propulsione, accanto all’aerospazio e all’avionica, dunque Leonardo, Thales Alenia Space e GE Avio. Ma non mancano anche le imprese più piccole come la Cemas Elettra, 35 anni di storia, una eccellenza nel settore delle termoplastiche, la Illogic, azienda torinese specializzata in soluzioni di realtà virtuale e realtà aumentata. O imprese del territorio come la cuneese Merlo, leader nella produzione di sollevatori telescopici. Folta rappresentanza del comparto automotive con Michelin, Skf, Italdesign, accanto a Ict, meccatronica ed elettronica: tra i soci dei Cim 4.0 si sono Prima Industrie, STMicroelectronics e Siemens. L’ambito si allarga alle aziende che progettano sistemi innovativi e soluzioni digitali come il Gruppo Reply, aizoOn Consulting, 4D Engineering, Consoft Sistemi o Fev Italia, parte del Gruppo tedesco, al settore servizi, con Iren e Eni, e alle telecomunicazioni, con Tim, che a Torino ha da sempre il suo Centro Ricerca e Sviluppo. Entrano nella partita anche imprese del settore Scienze della vita come Agilent, imprese specializzate nell’ingegneria come Altran. Per tutti il focus è il manufacturing e la volontà di «mettere a fattor comune tecnologie e competenze anche in ambienti molto diversi e settori lontani». Con un occhio alla fase di accelerazione del trasferimento tecnologico, ad esempio attraverso la simulazione, e alla riduzione del “time to market” per le soluzioni in fase di test. Una Manufacturing valley per Torino e il Piemonte, per costruire un ecosistema e aumentare la competitività diffusa.