Passante di Bologna verso lo sblocco Ok anche a Sassuolo-Campogalliano
Il ministero ha illustrato quattro ipotesi progettuali alternative Savorani: bretella fondamentale per il distretto ceramico
Il ministero delle Infrastrutture ha dato ieri il suo placet alla realizzazione della Campogalliano-Sassuolo, dopo un’ulteriore analisi costi-benefici con esito positivo, e sbloccato l’impasse sul Passante di Bologna presentando soluzioni progettuali di compromesso che mettono tutti d’accordo.
Sono due risultati affatto scontati quelli che le istituzioni dell’Emilia-Romagna si sono portate a casa dalla riunione di ieri mattina a Roma con il ministro Danilo Toninelli e il suo staff tecnico, complice la mobilitazione collettiva che il 9 marzo scorso ha visto riunite a Bologna tutte le forze politiche, imprenditoriali e sindacali della via Emilia per chiedere al Governo di liberare i 2,5 miliardi di euro di investimenti già stanziati per le tre opere strategiche nel crocevia più trafficato d'Italia: Passante di Bologna, bretella Campogalliano-Sassuolo e autostrada regionale Cispadana. Per quanto riguarda il Passante, il ministero ha illustrato quattro ipotesi progettuali alternative, di cui due con il miglior rapporto costi-benefici, tra le quali ora gli stakeholder sul territorio dovranno individuare il progetto definitivo. «Un’ipotesi prevede il potenziamento della sola tangenziale a tre corsie con corsia di emergenza, l’altra – spiega la nota del Mit il potenziamento dell’A14 a tre corsie con emergenza e l'utilizzo della terza corsia di marcia sulla tangenziale con piazzole ed extra spazi garantiti da svincoli ravvicinati». Entrambe le ipotesi ridurrebbero dal 35 al 42% il consumo del suolo rispetto al progetto originario, migliorando il traffico e senza risparmiare su sicurezza e barriere antirumore, e con un minor costo di circa 120 milioni di euro, rispetto ai 715 milioni messi a budget. «È molto importante – afferma il sindaco di Bologna, Virginio Merola - che sia stata fatta salva la procedura di Via, senza quindi azzeramento dei tempi e la disponibilità del ministro a impiegare i risparmi derivanti dalle nuove soluzioni in ulteriori interventi di mitigazione ambientale nelle aree interessate dal Passante». Regione, Comune di Bologna e Città Metropolitana si prendono ora «pochi giorni» per formulare il loro parere, con l’impegno di Toninelli a convocare poi celermente la Conferenza dei servizi.
Un plauso arriva anche da Confindustria Ceramica per l’esito positivo dell'analisi costi benefici sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo, i cui risultati dovrebbero essere diffusi oggi sul sito del Mit, in vista del timbro ufficiale sul progetto esecutivo. «Un passaggio – afferma il presidente Giovanni Savorani che elimina anche l'ultimo ostacolo alla realizzazione dell'opera, il cui iter si era peraltro già concluso a luglio 2018». La bretella – 15 km di autostrada tra A1 e A22 e oltre 11 km di viabilità ordinaria con il raddoppio della via Emilia tra Modena e Marzaglia e la nuova circonvallazione di Rubiera - prevede un investimento di 506 milioni di euro per riqualificare la rete di collegamenti verso il Brennero, lo scalo merci ferroviario di Marzaglia e quindi il porto di Ravenna, rete indispensabile alla competitività di un distretto che vive per oltre l'80% di export. «È importante che non si perda altro tempo affinché nell’estate del 2022 l’intero sistema possa venire aperto al traffico. Il raddoppio della Pedemontana a Sassuolo, nel punto di innesto dell'autostrada, rappresenterà il necessario completamente all'intero sistema viario», aggiunge Savorani. «Se i lavori sono fermi da 17 anni non è certo a causa di questo Governo – rimarca il Mit - l'ulteriore analisi costi-benefici non ha comportato alcun blocco o ritardo dei lavori».
Per la Cispadana – autostrada tra Reggio Emilia e Ferrara di 67 km per unire A22 e A13 - la competenza resta in capo alla Regione. «Abbiamo colto l'occasione dell'incontro a Roma – precisa il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini - per sollecitare lo sblocco del rinnovo della concessione, di fronte a un’opera strategica per cui siamo pronti a fare la nostra parte».