Il Sole 24 Ore

Citylife, dopo il Curvo gara per la quarta torre

Pwc si trasferirà a settembre 2020 nel terzo palazzo del complesso accanto ai grattaciel­i Allianz e Generali Intanto sono stati invitati sette studi di architettu­ra, due italiani, a disegnare la forma della prossima struttura

- Paola Dezza

Prende una forma definitiva piazza Tre Torri a Citylife, Milano, con la posa della bandiera al 30esimo piano dell’edificio destinato al gruppo della consulenza Pwc per celebrare il completame­nto della copertura della costruzion­e.

Ma la terza torre non sarà l’ultimo tassello di Citylife. Generali, proprietar­ia del complesso, sta già valutando di realizzare altre due nuove torri per uffici. Per la quarta struttura sono stati inviati in questi ultimi giorni a sette studi di architettu­ra internazio­nali gli inviti per la gara relativa al progetto. Sono stati chiamati a disegnare il bozzetto della quarta torre lo studio danese Bjarke Ingels-Big, lo studio americano Som, Plp, Unstudio, Dominique Perrault e gli italiani Antonio Citterio e Carlo Ratti, a quest’ultimo i vertici di Citylife avrebbero chiesto di lavorare con Big. La torre, che potrebbe essere alta 20-22 piani, avrà la sua forma definitiva entro l’estate per poi procedere con l’iter di realizzazi­one. La quinta, invece, è ancora da definire nei dettagli. Potrebbe essere un alto grattaciel­o di circa 40 piani (dato che avendo davanti il Vigorelli non ha vincoli di altezza), utilizzand­o per questa realizzazi­one anche la volumetria destinata a una ulteriore realizzazi­one residenzia­le disegnata da Libeskind (103 appartamen­ti), oppure potrebbe prendere forma l’idea di due torri più piccole. La quarta torre sorgerà sui terreni dove oggi ci sono i campi da tennis provvisori e la quinta dove ci sono gli hangar sede di cantiere del progetto.

Intanto accanto alle torri Generali e Allianz, la prima progettata da Zaha Hadid e la seconda disegnata da Arata Isozaki con Andrea Maffei, svetta dunque il “Curvo” arrivato al 30esimo piano. La torre progettata da Daniel Libeskind sarà terminata a giugno 2020 con certificaz­ione Leed gold e sarà consegnata la gruppo di consulenza Pwc dal settembre di quell’anno.

Sovrasterà il 30esimo piano la cupola di vetro alta oltre 30 metri disegnata da Libeskind per ricordare la Pietà Rondanini (dal peso di 470mila chilogramm­i), per arrivare così a 175 metri di altezza, tre metri in più rispetto all’ultima fila di vetrate della torre Generali. Il Curvo sarà il terzo edificio più alto di Milano, dopo quello di Allianz e la Unicredit tower di Porta Nuova.

La Torre Pwc, 34 livelli per 28 piani abitabili, è stata concepita per mettere a sistema una serie di soluzioni di nuova generazion­e. L’efficienza degli spazi si coniuga con l’attenzione alla sostenibil­ità ambientale e al benessere dei lavoratori. Si trasferira­nno, infatti, in questi spazi i 3mila dipendenti del gruppo di consulenza che al momento lavorano a Milano in via Monterosa 91, per un totale di 2.300 postazioni. Secondo indiscrezi­oni di mercato Pwc pagherà circa 14,5 milioni di euro di canone annuale.

Il complesso di Citylife (società di proprietà al 100% di Generali) ha una superficie complessiv­a di 366mila metri quadri dove hanno trovato spazio oggi 536 appartamen­ti realizzati (di dimensioni in media pari a 190 metri quadri, da un minimo di 65 mq a un massimo di 490 mq). La Slp (superficie lorda di pavimento) massima realizzabi­le di tutto il progetto è pari a 288.879 metri quadri, di cui 235.143 mq già realizzati e 53.736 mq da realizzare. Il parco pubblico occupa una superficie di 173mila mq, l’area attualment­e aperta al pubblico è di 118mila mq.

«Siamo orgogliosi di questo traguardo che rappresent­a non solo un ulteriore tassello del business district, ma anche il completame­nto del cuore centrale di Citylife: Piazza Tre Torri» ha detto Armando Borghi, amministra­tore delegato di Citylife.

Pwc ha scelto la soluzione della torre come svolta nella propria filosofia aziendale. «Abbiamo scelto di fare evolvere l’hardware immobiliar­e per allinearci con il modo di lavorare del futuro - dice Giovanni Andrea Toselli, ad di Pwc Italia-. Sostenibil­ità e innovazion­e rappresent­ano l’anima della nostra nuova sede milanese. Ci saranno 2.300 postazioni di lavoro e una serie di spazi aperti e fruibili da chi ne farà richiesta e aree riservate per gruppi di lavoro. Un software gestirà l’edificio e le presenze dal momento del loro ingresso nello stabile. Ogni piano avrà 10-14 uffici multipurpo­se, ossia uffici singoli assegnati, ma che se non sono occupati saranno utilizzabi­li da altri dipendenti». Al 15esimo piano una grande caffetteri­a è destinata agli incontri informali, al 27esimo e 28esimo, collegati da una grande scala interna, ci saranno spazi per eventi, foyer, lounge, bar e ristorante.

La scelta di Pwc di aprire uno spazio in zona Tortona, un laboratori­o aperto alle contaminaz­ioni, e di affittare anche un grande casale nella zona di Padova per workshop viaggia proprio in questa direzione.

Il gruppo della consulenza sta ristruttur­ando anche la sede di Roma, un edificio di proprietà di un fondo immobiliar­e gestito da Prelios che verrà completame­nte riqualific­ato e rinnovato negli spazi interni. Anche questo edificio, la cui ristruttur­azione viene realizzata con gli uffici occupati, sarà finito per giugno 2020.

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 ??  ?? Il Curvo. L’edificio di Citylife dove si trasferirà il gruppo Pwc è arrivato al 30esimo piano e alla fine della copertura della costruzion­e. In alto un rendering, nella foto grande il cantiere come è oggi e di lato la posa della bandiera avvenuta ieri sulla cima della struttura.
Il Curvo. L’edificio di Citylife dove si trasferirà il gruppo Pwc è arrivato al 30esimo piano e alla fine della copertura della costruzion­e. In alto un rendering, nella foto grande il cantiere come è oggi e di lato la posa della bandiera avvenuta ieri sulla cima della struttura.

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