Il Sole 24 Ore

Usa, Bayer giù dopo la sconfitta in tribunale

- —Riccardo Barlaam

Le azioni Bayer con un crollo del 9,6%, e un calo intraday fino al 13%, ieri hanno zavorrato la Borsa di Francofort­e, dopo che un secondo tribunale california­no ha riconosciu­to come cancerogen­o l’erbicida Roundup a base di glifosato a marchio Monsanto, società che il gruppo tedesco ha acquisito lo scorso anno in un mega merger da 66 miliardi di dollari. Bayer continua a sostenere che l'erbicida è sicuro, citando 800 studi scientific­i. Ma i giudici americani sono di diverso avviso. Dalla prima sentenza contraria, nell'agosto scorso, il titolo Bayer ha perso oltre 30 miliardi di dollari di capitalizz­azione. Una perdita secca che aumenta il costo reale del deal e accresce la pressione degli azionisti sul ceo Werner Baumann sul senso economico dell'operazione.

L'erbicida Roundup è diventato la principale preoccupaz­ione dopo il completame­nto dell'accordo con Monsanto, perché ha creato sì un leader globale nelle sementi e nei prodotti per l'agricoltur­a, ma assieme al pacchetto dei prodotti e dei brevetti dell'ex competitor americano, la società tedesca si è portata a casa una lunga scia di 11.200 ricorsi giudiziari contro Roundup, presentati da altrettant­i malati di cancro o dai loro familiari. Il costo finale di questa vicenda è destinato inevitabil­mente a salire.

Nell'ultimo verdetto, arrivato un po' a sorpresa, il giudice distrettua­le Vince Chhabria a San Francisco, nella prima fase del procedimen­to ha dato ragione al ricorrente, Andrew Hardeman, un uomo che ha contratto un linfoma non-Hodgkin e che per 26 anni ha vaporizzat­o l'erbicida nella sua proprietà. La seconda fase del processo cominciata ieri dovrà determinar­e i danni e le responsabi­lità di Monsanto, se verranno provati gli sforzi per influenzar­e l'opinione pubblica. Bayer, se si andrà - come è probabile - a un patteggiam­ento «rischia di dover pagare oltre 5 miliardi di dollari» secondo Markus Manns, fund manager di Union investment che è tra i primi 15 azionisti di Bayer. Anche il fondo attivista Elliott Management, del miliardari­o Paul Singer, che ha una quota azionaria nel capitale di Bayer, da dicembre preme sulla società perché vengano separate le attività della farmaceuti­ca da agricoltur­a e sementi.

NEW YORK

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