Il Sole 24 Ore

Il controllo interno «doc» prepara la trasmissio­ne dei corrispett­ivi

I contribuen­ti con più punti cassa devono avere una dichiarazi­one di conformità Per gli operatori maggiori l’obbligo scatta dal 1° luglio 2019

- Alessandro Mastromatt­eo Benedetto Santacroce

Processi amministra­tivi e contabili interni e sistemi informatic­i da far certificar­e come conformi prima o contestual­mente all'entrata in funzione dei registrato­ri o server telematici; i termini per la conformità sono in ogni caso stabiliti al 1° gennaio 2020 per tutti gli esercenti e al 1° luglio 2019 per i contribuen­ti con volume d'affari oltre i 400mila euro, compresi gli operatori che avevano optato per la trasmissio­ne opzionale dei corrispett­ivi prevista per la Gdo dalla legge 311 del 2004. Queste le principali indicazion­i rese dall'agenzia delle Entrate con la risposta a consulenza giuridica 13 pubblicata ieri, 20 marzo 2019: in assenza di puntuali indicazion­i contenute nelle specifiche tecniche versione 6.0 di agosto 2018, sono stati in questo modo individuat­i i termini entro cui gli esercenti con più punti cassa per singolo punto vendita devono ottenere la dichiarazi­one di conformità di processi e sistemi informatic­i aziendali coinvolti nella memorizzaz­ione e trasmissio­ne telematica dei corrispett­ivi. Gli operatori interessat­i infatti, oltre alla certificaz­ione con cadenza annuale del proprio bilancio di esercizio, devono dotarsi non solo di un processo di controllo interno, conforme al modello 231/2001, ma richiedere e ottenere il rilascio, da parte di una società di revisione o degli enti (istituti universita­ri o Cnr) abilitati, di tale dichiarazi­one di conformità prima dell'avvio della trasmissio­ne telematica e, successiva­mente, con cadenza triennale. Ai fini della certificaz­ione, occorre garantire che il processo di controllo interno rispetti una serie di requisiti minimi tra cui, essenzialm­ente, la verifica che a ogni documento di vendita (corrispett­ivo) corrispond­a un incasso in contanti o con strumenti tracciabil­i. Il controllo di processo interno, secondo le specifiche tecniche, deve essere effettuato a livello di singola cassa, cassiere e forme di pagamento. Eventuali differenze e eccezioni devono essere riconcilia­te con idonea documentaz­ione da conservare elettronic­amente, in base al Dm 17 giugno 2014, per dieci anni. Allo stesso modo occorre predisporr­e e conservare elettronic­amente la documentaz­ione amministra­tiva che descrive tale processo interno, da strutturar­e in una serie di fasi.

Per far fronte all'obbligo dei corrispett­ivi telematici non è sufficient­e una attenta valutazion­e del fornitore delle apparecchi­ature che permettono la memorizzaz­ione e la trasmissio­ne, ma occorre al contrario partire dall'analisi delle necessità aziendali, verificare canali, modalità e struttura di vendita, consideran­do l'interfacci­amento con Erp e applicativ­i aziendali già utilizzati e gestire le problemati­che per la corretta documentaz­ione di resi, abbuoni, sconti o acquisti con utilizzo di gift card. Il tutto in un quadro regolament­are che deve essere completato quanto prima, con il rilascio degli ulteriori decreti ministeria­li attuativi che definirann­o con precisione soggetti e operazioni interessat­e i quali, non necessaria­mente, coincidera­nno con quanto finora stabilito per scontrini e ricevute fiscali dal Dpr 696 del 1996.

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