Negli arredi una seconda vita per i fondi del caffè
Quanti caffè occorrono per sostenere i lunghi viaggi di chi percorre le autostrade? In alcuni Autogrill, come quello di Arda, sulla A1 in provincia di Piacenza, anche 3.500 al giorno. Esaurito il loro compito energizzante, ciò che resta di migliaia di caffé, centinaia di kg di fondi, avevano finora una sola destinazione: la spazzatura. Ma oggi, grazie a una nuova tecnologia, possono essere trasformati in tavolini dove sedersi proprio per gustare la bevanda. Il progetto si chiama Wascoffee ed è nato dall’incontro fra Autogrill e Cmf Greentech, azienda di Cavezzo (Modena) che produce materiali ecosostenibili: con Wascoffee i fondi di caffè vengono recuperati dai locali Autogrill, lavorati e compattati con un legante anch’esso totalmente naturale, per diventare un materiale che dà vita a pannelli, banconi e tavolini con cui Autogrill arreda alcuni dei suoi locali. Con circa 170 fondi di caffè si può costruire un tavolino di mezzo metro quadrato.
I primi arredi Wascoffee sono stati allestiti nel 2017 nel concept Bistrot a Citylife: da allora sono stati portati anche nei negozi Bistrot di Noventa di Piave, Assago, Phalsbourg Lione e Montealto e applicati anche allo store di Puro Gusto, un altro format Autogrill, a Milano Linate. Sotto questa insegna il progetto è approdato di recente anche all’aeroporto Sabiha Gökçen di Istanbul, mentre con Bistrot gli arredi al caffè solcheranno l’Oceano per arrivare all’aeroporto di San Francisco il prossimo anno. Wascoffee è un importante sviluppo del piano “A-future”, una strategia di sostenibilità lanciata dal gruppo nel 2007, un approccio olistico che coinvolge le risorse umane, la progettazione e gestione dei punti vendita, i prodotti nel loro intero ciclo di vita, dalla creazione al possibile riutilizzo: «In questi anni l’attenzione e la sensibilità̀ dei consumatori verso gli aspetti sociali e ambientali sono cresciuti esponenzialmente – nota Gianmario Tondato Da Ruos, ceo Autogrill -: come gruppo abbiamo molta strada da fare e siamo solo all’inizio di un percorso. Ma cercheremo, grazie a un approccio integrato alla sostenibilità, di recepire e applicare questi nuovi trend nei nostri punti vendita, luoghi che coniugheranno sempre di più i concetti di efficienza economica con quelli dell’eccellenza qualitativa e della sostenibilità. Con il lancio di Wascoffee abbiamo voluto dare un segno tangibile del nostro approccio green, ripensando la supply chain della ristorazione e rivalutando i processi produttivi, in coerenza con un modello di economia circolare».
Una strategia che è stata declinata anche nel concept dei punti vendita e persino nell’abbigliamento del personale: negli Stati Uniti, dove Autogrill è presente con la controllata HmsHost, lo store nel terminal 3 dell’aeroporto di Chicago utilizza vegetali e piante coltivati in un giardino sospeso tra i gate, aperto peraltro ai visitatori. In un altro aeroporto, quello di Amsterdam Schipol, in collaborazione con Coca-Cola le bottiglie in Pet vendute ogni anno vengono trasformate in arredi (per fare una sedia ne occorrono 111) e T-shirt indossate dal personale di vendita.
Decisivo l’incontro con Cmf Greentech. Il ceo Tondato: siamo ancora all’inizio di un lungo percorso