Il Sole 24 Ore

Tra avvocato e detenuto conversazi­oni «libere»

-

Il controllo sulla corrispond­enza tra detenuto e avvocato, effettuato da un funzionari­o di polizia penitenzia­ria, autorizzat­o dal giudice dell’esecuzione, è contrario alla Convenzion­e europea dei diritti dell’uomo se non ha portata eccezional­e. Questo anche quando, secondo le autorità nazionali competenti, il legale ha consegnato un libro ritenuto “pericoloso” e non necessario alla difesa del cliente.

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo con la sentenza depositata il 9 aprile (ricorso 11236/09) con la quale ha accertato la violazione dell'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e dell’articolo 6, paragrafo 1 della Convenzion­e europea (equo processo). Questo perché non è stato garantito il diritto alla riservatez­za nelle conversazi­oni cliente – avvocato.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy