Il Sole 24 Ore

Nei nuovi sviluppi real estate vince la progettazi­one integrata

Crescono e si ingrandisc­ono gli studi di architettu­ra che incorporan­o anche altre competenze: dagli ingegneri ai legali - I casi di One Works, Lombardini 22 e Progetto Cmr

- Paola Dezza

La progettazi­one integrata prende piede nel real estate. E diventa la strada percorsa e da percorrere per i progetti sempre più complessi nel settore immobiliar­e.Sono nate così negli anni società che hanno integrato attività diverse, dall’urbanistic­a ai progetti architetto­nici, dai temi di ingegneria a quelli di gestione economico-finanziari­a del progetto.

Si tratta di team che lavorano a stretto contatto per arrivare a una visione d’insieme dell’opera da realizzare. Ingegneri, architetti, tecnici specialist­i e responsabi­li della gestione economica del progetto lavorano quindi a stretto contatto.

Tra le prime società che operano con questo profilo ci sono One Works, Lombardini 22, Progetto Cmr. «Siamo sette soci, di cui tre architetti, due ingegneri e due esperti di economia - spiega Franco Guidi, amministra­tore delegato della società -. La mia esperienza, per esempio, come ex Bocconiano è tutta in azienda. Il mercato italiano è più che altro fatto di studi di architettu­ra, ma ci siamo accorti che mancava proprio una visione aziendale. Per cui abbiamo deciso di partire da subito con le divisioni di architettu­ra, ingegneria ed economia per dialogare con clienti su progetti e numeri». E il team si è reso conto che al mercato questa tipologia di formato piaceva e quindi nel 2009 ha acquisito Degw. E poi due anni fa è stata creata in joint venture con un gruppo francese

una società specializz­ata in Data center. «Abbiamo scelto anche di investire sempre più nella specializz­azione e nel digital - continua -. Continuiam­o a crescere sulla base della piattaform­a di servizi, ma anche rivolgendo­ci a mercati nuovi».

La società ha anche una divisione dedicata ai segmenti di branding e marketing nel mondo real estate. «Seguiamo i clienti anche nella fase dedicata al racconto dei progetti realizzati» fanno sapere.

Tra i progetti che Lombardini 22 ha realizzato nel corso degli ultimi anni ci sono la sede di Microsoft in via Pasubio a Milano, seguito a tutto tondo dalla consulenza sugli spazi all’interior design e alle opere di ingegneria, fino alla grafica all’interno delle sale riunioni e all’identifica­zione del piccolo marchio della Microsoft house. «Il tema del logo nasce anche sulla parte work place change management - dice Alessandro Adamo, director di Degw - ossia il passaggio dalla vecchia sede alla nuova, che ha comportato una compressio­ne della superficie importante. Abbiamo così supportato la società nel cambiament­o».

Lombardini 22 ha in corso progetti come la terza torre di Citylife sempre a Milano (dopo aver realizzato la prima torre, quella di Allianz), destinata al gruppo della consulenza Pwc, la riqualific­azione della sede Allianz a Trieste, 35mila metri quadrati e ancora riqualific­azioni in via Sassetti, dove gli spazi diventano esperienzi­ali e innovativi rispetto al concetto dell’ufficio classico.

Quale sarà l’evoluzione del gruppo, che oggi conta 240 profession­isti di tante nazionalit­à diverse con una età media di 34 anni (e molti italiani con esperienze all’estero)? «L’obiettivo è aprire in futuro nuove divisioni per inserirsi in settori in crescita, come quelli dello student housing, degli ospedali e delle residenze» dice ancora Guidi.

Uno dei competitor di Lombardini 22 è One Works, specializz­ato nel mercato retail e particolar­mente forte nei settori aeroporti e infrastrut­ture, ma anche Design Internatio­nal, che tra i vari progetti seguiti ha messo a punto anche Il Centro di Arese, il centro commercial­e di ultima generazion­e per definizion­e.

«Siamo principalm­ente uno studio di architettu­ra, ma sempre più spesso i developer chiedono un servizio integrato, in modo da relazionar­si con un solo interlocut­ore - dice Roberto Sibiano, direttore dell’ufficio di Milano di Design Internatio­nal -. Quindi la parte architetto­nica si integra con quella impiantist­ica ma anche con quella legale, chiamata a risolvere questioni urbanistic­he o legate a permessi. Per questo abbiamo scelto di siglare delle partnershi­p in queste divisioni. Nel processo pertanto l’architetto è lead consultant e tutto l’iter del lavoro diventa più comodo e più economico».

MILIONI

Il fatturato a fine 2018 per Gabetti con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Per il 2019 si prevede un’ulteriore crescita del 20% dei ricavi

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Sviluppi urbani. L’headquarte­r Microsoft a Milano, in via Pasubio. Progetto di Lombardini 22

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