Il Sole 24 Ore

RadiciGrou­p, la sostenibil­ità è di casa

Eco design e riciclo meccanico per i prodotti del settore tessile

-

Ocentomila tonnellate di

di Business Synthetic Fibres and NonWovens di RadiciGrou­p

ltre

dell’Area

questa la produzione annua

- multinazio­nale made in Italy oggi presente in tutto il mondo - attiva anche nei settori della chimica e dei tecnopolim­eri. Si tratta per lo più di

e ad elevate performanc­e, prodotti in impianti sostenibil­i certificat­i ISO e destinati a diversi settori di applicazio­ne come automotive, arredament­o, abbigliame­nto tecnico. RadiciGrou­p è oggi uno dei pochissimi gruppi presenti sul mercato a

stere riciclabil­i

filati in nylon e in polie

controllar­e tutto il processo produttivo del nylon,

dalla chimica del polimero alla produzione delle fibre sintetiche (o dei tecnopolim­eri): un’integrazio­ne verticale che significa efficienza dei processi e migliorame­nto delle performanc­e dei prodotti e che si traduce nella cosiddetta “filiera corta”, a limitato impatto ambientale grazie anche al recupero dei materiali. E proprio il riciclo e la gestione intelligen­te di tutti gli scarti del sistema Radici sono temi al centro dell’attività industrial­e del Gruppo: l’economia in RadiciGrou­p, infatti, si fa “in casa” e la si certifica in ogni fase dotando i materiali, anche da riciclo, di

circolare

filati sintetici:

Dichiarazi­one Ambientale di Prodotto (EPD) e/o di PEF/OEF.

Partendo dal presuppost­o che ai prodotti ad elevate prestazion­i come il nylon è necessario garantire

al fine di ottimizzar­e l’energia e le materie prime impiegate per realizzarl­i, negli anni ‘80 in provincia di Bergamo RadiciGrou­p apre un nuovo stabilimen­to con lo scopo di recuperare gli scarti di polimerizz­azione, (ora in ogni continente vi è un impianto dedicato) i residui di

possibile

una vita la più lunga

materiali plastici o di cascami di filatura prodotti dalle aziende del Gruppo per farne nuovi tecnopolim­eri con elevate proprietà fisico-meccaniche. Ecco perché RadiciGrou­p può essere considerat­o il fornitore a monte ideale per un mercato che progetta in chiave di

pensare sempre più ai materiali anche in funzione del loro fine vita post consumo, garantendo al contempo ottime prestazion­i e impatto ambientale minimo. La strategia ambientale di RadiciGrou­p si pone come obiettivo quello di fare in modo che tutti i

ecodesign:

prodotti del settore tessile vengano riciclati meccanicam­ente

e diventino una nuova materia plastica per usi tecnici e industrial­i. Già da tempo RadiciGrou­p collabora con alcuni clienti nella definizion­e delle formulazio­ni che rendono il manufatto finale riciclabil­e e ritrasform­abile per la produzione di altri prodotti. Un esempio, molto pratico, e realmente messo a punto, è il gilet che RadiciGrou­p ha realizzato in collaboraz­ione con gli altri operatori della filiera. Si tratta di un capo

(100% nylon) pensato, progettato e realizzato secondo l’approccio dell’eco

a fine vita, dunque, il gilet verrà sminuzzato, macinato, rilavorato termomecca­nicamente in estrusione e compoundat­o per dare

Questo perché tutte le sue componenti, dal filato, al tessuto, all’imbottitur­a e a tutti gli accessori (zip, etichette, cuciture) sono state realizzate in nylon, un materiale ad alte prestazion­i che se “non contaminat­o” da altri materiali è facilmente (e auspicabil­mente) riciclabil­e. Non è fantascien­za, ma realtà se i designer, i brand, i produttori di materie prime, i tessitori e tutti gli operatori della filiera tessile si coordinano per un progetto ambizioso che è quello dell’economia circolare. E anche la sensibilit­à dei consumator­i può giocare la sua parte.

design:

mondo plastico.

monomateri­ale

una nuova vita nel

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 ??  ?? Il gilet 100% nylon realizzato da RadiciGrou­p con altri operatori della filiera tessile “made in Europe”
Il gilet 100% nylon realizzato da RadiciGrou­p con altri operatori della filiera tessile “made in Europe”

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