Il Sole 24 Ore

Manutenzio­ni su beni di terzi: si valuta la futura utilità

- A cura di Paolo Meneghetti

Una ditta individual­e che commercia all’ingrosso colori e vernici per autocarroz­zeria apre una nuova unità in un altro Comune e sostiene spese per adeguare l’immobile – in affitto dal 2018 per sei anni – per adeguament­o dell’impianto elettrico, verniciatu­ra e sistemazio­ne pareti e altre spese di manutenzio­ni su beni di terzi. Le spese sono state fatte tutte nel 2018. Come si possono dedurre tali spese? Tutte nel 2018 o vanno ripartite in base alla durata del contratto di affitto per i primi sei anni? P.L. - PESARO

Le spese di manutenzio­ne su beni di terzi sono iscritte in bilancio, da parte dell’affittuari­o, quali altre immaterial­ità e vanno imputate in relazione al minor periodo tra durata dell’utilità e durata del contratto di locazione. Ove quest’ultima fosse giudicata minore si avrebbe una deduzione nell’arco di sei anni. La capitalizz­azione di queste spese è subordinat­a alla

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