Il contributivo pro rata non peggiora l’assegno
Sono nato il 29 novembre 1958. Il 31 marzo 2019 dovrei aver maturato 42 anni e cinque mesi di versamenti lavorativi, di cui la maggior parte (cioè 36 anni e cinque mesi) nel pubblico impiego (tra Camera di commercio e Regione) e i restanti anni nel privato (che però ho già ricongiunto a quelli del pubblico). Potrei chiedere il pensionamento a 42 anni e dieci mesi? Da molti anni ho anche una invalidità civile del 67 per cento.
Sembra che il calcolo per la pensione mi verrà fatto con il sistema misto, cioè retributivo dal 1976 al 31 dicembre 2011, e il più penalizzante contributivo dal 1° gennaio 2012 in poi. Qualora decidessi di non andare in pensione con 42 anni e dieci mesi, ma continuassi a lavorare, è vero che perderei dei soldi di pensione, perché avrei più anni con il calcolo contributivo?
M.B. - ANCONA