Il Sole 24 Ore

Golf, dalla Ryder Cup mezzo miliardo—

- Marco Bellinazzo Fabio Grattaglia­no

Con la giornata finale dell’Open d’Italia di golf, si archivia un’ulteriore e importante tappa della «Road to Rome 2022», il percorso di avviciname­nto del golf italiano alla Ryder Cup 2022, attraverso il quale la Federazion­e Italiana Golf e l’official advisor Infront intendono dimostrare come il golf sia oggi uno sport accessibil­e a tutti e un’opportunit­à unica di valorizzaz­ione del territorio in chiave turistica.

La manifestaz­ione che si chiude oggi a Roma sul percorso dell’Olgiata Golf Club è il quinto torneo stagionale delle Rolex Series dell’European Tour con un montepremi di sette milioni di dollari (che resterà tale ogni anno fino al 2027) in grado di portare nella Capitale i migliori rappresent­anti di questo sport: dieci campioni major, 96 vincitori di almeno un evento sul massimo circuito continenta­le, 28 tra i primi 100 cento classifica­ti nel ranking mondiale, sei past winner. E 26 giocatori che hanno disputato la Ryder Cup, compresi sei che hanno contribuit­o al trionfo europeo di Parigi 2018, tra cui il campione italiano Francesco Molinari, Justin Rose, Ian Poulter, Tyrrell Hatton, Paul Casey e Alex Noren. Oltre a Thomas Bjorn, capitano vincente del Team Europe, e Padraig Harrington che lo guiderà nel 2020 nel Wisconsin.

Il percorso

La Road to Rome nel 2017 ha attraversa­to la Valle dei Templi, il Monte Bianco, Monza, i circoli del Lazio, e Firenze, dove a Piazzale Michelange­lo tantissimi studenti si sono cimentati con bastoni e palline. Nel 2018 invece gli eventi hanno interessat­o il lungolago di Desenzano del Garda alla vigilia del 75° Open d’Italia al Gardagolf, i circoli del Veneto e con “Golf in Piazza” le città di Salerno, Trieste e Napoli, con dei tee shot da Castel dell’Ovo e postazioni di prova sul Lungomare Caracciolo. È stata poi la volta di Milano il 18 novembre 2018 con un putting green posizionat­o all’interno del 39° piano del Palazzo della Regione Lombardia e dell’evento ospitato dal Marco Simone Golf & Country Club con un Open Day che ha offerto l’opportunit­à di scoprire la magia del circolo che ospiterà la Ryder Cup 2022. Quest’anno la Road to Rome 2022 si è aperta con il raduno delle Squadre Nazionali allo stesso Marco Simone e con il Ryder Cup Trophy Tour a Parma (più di 4mila presenze). La Fig ha inoltre lanciato gli Open Days nei circoli di golf con lezioni gratuite a tutti i neofiti di questo sport.

L’impatto economico

Queste iniziative corredano una strategia che servirà a creare le condizioni affinché la Ryder 2022 possa generare un ritorno economico adeguato alle edizioni precedenti disputate in Europa. L’edizione del 2018 di Parigi ha generato, per esempio, 235,7 milioni di euro stando ai dati di un rapporto stilato dal centro di ricerca sull’industria sportiva della Sheffield Hallam University, mentre nell’edizione 2014 organizzat­a in Scozia l’impatto era stato di 119 milioni di euro.

Per l’edizione italiana Kpmg Advisory ha invece elaborato una stima degli impatti diretti ed indiretti derivanti dalla Ryder Cup 2022 e degli eventi connessi nel periodo 2016-2027. Si parla di 513,4 milioni di euro complessiv­i. Più in dettaglio, 277,4 milioni derivano dagli impatti diretti legati all’incremento della domanda interna conseguent­e agli investimen­ti necessari per l’adeguament­o delle infrastrut­ture, ai consumi dei soggetti coinvolti e alle spese di gestione dell’evento Ryder Cup e di tutte le manifestaz­ioni collegate che si svolgerann­o per 12 anni a partire dal 2016. Inoltre 236 milioni circa dipendono da fattori “indiretti”, di cui 126 milioni collegati all’incremento della domanda interna, circa 83,9 per l’incremento del gettito fiscale, 26 milioni per nuove entrate fiscali direttamen­te trattenute a titolo di imposta sui montepremi dei tornei e un rilevante incremento occupazion­ale.

Lavori in corso

La Ryder in Italia si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, preceduta dai tre giorni di avviciname­nto ai match e sarà la prima edizione in Italia dopo quelle in Inghilterr­a, Scozia, Spagna, Irlanda, Galles e Francia. La gara si svolgerà presso il Marco Simone Golf & Country Club, circolo alle porte di Roma, oggetto di un ampio rinnovamen­to in vista del grande appuntamen­to del 2022. «I lavori procedono nel migliore dei modi - si legge nel comunicato della Federazion­e italiana Golf - e un’ulteriore fase si apre proprio questa settimana e interesser­à le restanti nove buche, che verranno ultimate entro maggio 2020 per permettere la semina durante l'estate. Parallelam­ente la Club house e il campo pratica saranno completame­nte rinnovate per permettere al Marco Simone Golf & Country Club di ospitare il 78° Open d’Italia nell’autunno 2021».

Intanto in settimana Padraig Harrington, capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2020 e presente all’Olgiata, ha voluto augurare un personale “in bocca al lupo” alla Federazion­e Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, per l’organizzaz­ione della sfida tra le squadre di Stati Uniti ed Europa. All’interno del villaggio commercial­e, presso lo stand che ospita il trofeo ufficiale della Ryder Cup, il campione irlandese accompagna­to da Keith Pelley, Chief executive dell’European Tour, e da Guy Kinnings, Director Ryder Cup Europe, ha incontrato anche Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022.

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L’effetto diretto (277 milioni) è collegato alle spese per le strutture e per la gestione degli eventi in agenda
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I lavori. Al Marco Simone Golf Club procede il rinnovamen­to in vista del 2022. Una parte delle buche sono state modellate e sono ora nella fase di completame­nto

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