Il Sole 24 Ore

Due anni in più per l’ecobonus e altri tre per il sisma

- Cristiano Dell’Oste

È solo questione di risorse. Il che allo stato attuale non è poco, ma il Governo punta a rifinanzia­re gli incentivi sui lavori di ristruttur­azione, di riqualific­azione energetica e di messa in sicurezza degli immobili. Ancora da vedere se e come il Governo, secondo quanto annunciato in Senato dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli nei giorni scorsi, sarà rivisto il cosiddetto “sconto in fattura”. Un meccanismo che consente al contribuen­te di ottenere il bonus fiscale sui lavori in casa sotto forma di riduzione del prezzo della fattura, anziché recuperarl­o in dieci anni con la dichiarazi­one dei redditi. Introdotto con il decreto crescita della scorsa primavera, lo sconto in fattura è stato da subito bocciato soprattutt­o dalle piccole e medie imprese di costruzion­e prive della liquidità necessaria per restare competitiv­e sul mercato.

Dalle bozze della manovra, intanto, arrivano una serie di misure ad hoc sui bonus fiscali sulla casa tra cui, una maxiprorog­a per lo sconto Irpef sulle ristruttur­azioni: scompare la scadenza per la detrazione extra large del 50% sulle ristruttur­azioni edilizie, che si avvia così a diventare una misura “a regime”, mandando definitiva­mente in pensione il vecchio bonus del 36 per cento.

Viene prevista anche una proroga di tre anni del sismabonus, con la scadenza che passa dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2024. E questo sia per gli interventi in zona sismica 1 e 2, sia per quelli in zona sismica 3 (abitazioni ed edifici produttivi). L’ecobonus per interventi di riqualific­azione energetica – ora destinato a terminare a fine anno – guadagna altri 24 mesi: viene prevista, infatti, la proroga fino al 31 dicembre 2021. Restano invariate le percentual­i di detrazione, che attualment­e premiano alcuni interventi (come le coibentazi­oni) con il 65% e altri (come il cambio delle finestre) con il 50 per cento. Proroga biennale in arrivo anche per l’ecobonus applicato alle schermatur­e solari e per quello riservato a imi croco generatori e alle caldaie a biomasse.

Addirittur­a triennale – fino al 31 dicembre 2024 – il prolungame­nto previsto per le detrazioni maggiorate al 70 e 75% per i cappotti termici e i lavori su parti comuni condominia­li che rispettano certi requisiti prestazion­ali (la scadenza è attualment­e al 31 dicembre 2021). Operazione che, di fatto, lascerebbe un quinquenni­o per deliberare e programmar­e le opere in condominio.

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