Oasi di pace, danze e sfilate
La 52esima edizione del Festival internazionale del Sahara di Douz si svolgerà quest’anno dal 19 al 22 dicembre. È il festival della cultura sahariana e nomade, che richiama tutte le tribù nomadi da Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto. Il tema principale è la celebrazione del patrimonio della tribù arababerbera di M’razigs (Marzougui) e allo stesso tempo è un forte simbolo di pace fra le tribù sahariane che per lungo tempo sono state in lotta fra loro. La festa si apre con una grande parata, seguita da canti, balli e cerimonie. I M’razigs sono fieri di poter accogliere le tribù nomadi provenienti da tutto il Sahara mettendo in scena spettacoli ancestrali di corse, giochi e scene della vita quotidiana come l’insediamento attorno al pozzo e la cerimonia delle nozze e poi sfilate in abiti tradizionali, spettacoli di musica, danze, poesie e proiezioni di film. L’anima intellettuale del Festival Internazionale del Sahara di Douz consiste in un seminario sui temi del deserto, un incontro in cui in ogni ricorrenza annuale si confrontano numerosi esperti provenienti dal mondo arabo e dall’occidentale. per le giornate affollate. Douz è la sua porta: con 300mila palme, l’oasi più grande del Paese che dà il nome al Festival (nel box a fianco). Ma ha anche un ché di cinematografico, il deserto tunisino. E dunque il sud del Paese è conosciuto ormai per essere stato il set di molte riprese di Star Wars. Tataouine e le sue abitazioni scavate nella roccia hanno fatto da sfondo a molte scene di Star Wars Episodio ILa minaccia fantasma.
Un angolo di Tunisia fuori dagli itinerari ufficiali e più battuti lo si trova nelle isole Kerkenna, un arcipelago a largo di Sfax. Ci si arriva solo via mare e ad accogliervi, poche strutture alberghiere. Gli isolani sono piuttosto gelosi della loro terra e delle loro abitudini e tradizioni, ma sono molto ospitali. Una destinazione per viaggiatori in cerca di silenzi e lentezza.