Istituti tecnici di ragioneria: una rete per il rilancio
Nei prossimi 5 anni dagli ex istituti tecnici commerciali per “ragionieri” (oggi denominati «Amministrazione, finanza, marketing») usciranno oltre 250mila diplomati. Un numero esiguo, destinato a ridursi, complice il continuo calo delle iscrizioni, e che penalizza le aziende. «A Milano è già caccia ai ragionieri e anche nel Nord-Est diverse imprese lamentano la difficoltà a reperire queste figure professionali che hanno competenze specifiche nei settori nevralgici dell’economia», afferma Flavia De Vincenzi, preside del “Leopoldo Pirelli” di Roma, capofila della rete nazionale degli istituti tecnici economici di formazione manageriale (Itefm) che venerdì verrà presentata al Miur alla presenza del capo dipartimento, Carmela Palumbo.
L’iniziativa raccoglie già una ventina di istituti. Entro il mese si conta di arrivare a 30-40, sparsi in tutt’Italia. Gli obiettivi della rete sono chiari: far conoscere a studenti e famiglie l’offerta formativa degli istituti tecnici riconducibili al sistema economico e sostenere le scuole nei processi di innovazione.
«Gli istituti tecnici a indirizzo Amministrazione, finanza e marketing propongo un’offerta curriculare di assoluta qualità ha aggiunto Fabrizio Proietti, dirigente del Miur che si occupa di istruzione tecnica e professionale -. Vanno rilanciati, puntando sull’orientamento di famiglie e studenti. Sono certo che la rete saprà offrire un’opportunità in più a ragazzi e aziende».