Governo, il sì dei sindacati su cuneo e apertura al confronto
Ma da Cisl e Uil arrivano critiche su pensioni e contratti pubblici
Dai sindacati c’è apprezzamento per il metodo del confronto adottato dal governo, e anche per l’impegno ad aumentare la dote di 500 milioni rispetto a quanto preventivato in origine, per il taglio del cuneo fiscale. Ma sulle pensioni e sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego, le valutazioni tra le organizzazioni sindacali sono differenti: la Cgil evidenzia i segnali di cambiamento rispetto al passato, pur in un quadro di grandi difficoltà, mentre Cisl e Uil chiedono uno sforzo maggiore al governo in termini economici in vista della manovra.
Questo il ventaglio di posizioni che è emerso ieri sera, al termine delle due ore e mezza di confronto al tavolo convocato al Mef dal ministro dell’economia Roberto Gualtieri, con il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, e i leader di Cgil, Cisl e Uil. «Il governo si è impegnato ad aprire un confronto sulla riforma della previdenza, che porti a dei risultati entro l’aprile del 2020» ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini,che ha aggiunto «gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti pubblici permettono di superare le cifre dell’ultimo rinnovo» che si attestava in media su 85 euro lordi. Dal tavolo è emerso che ci sarebbero 225 milioni per il 2020 e 1,4 miliardi per il 2021, in aggiunta alle risorse assegnate con la precedente legge di Bilancio (1,4 miliardi nel 2020 per arrivare a 1,7 miliardi nel 2021).
La leader Cisl, Annamaria Furlan pur evidenziando «i passi in avanti sul versante del cuneo», ha sottolineato che «le risorse sono insufficienti per sbloccare i contratti pubblici nel 2020. Inoltre serve un impegno maggiore sulla rivalutazione delle pensioni e Quota 100, almeno nel 2020, non va toccata perché le persone si sono fatte dei piani di uscita dal lavoro». Cauto anche il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo: «Continuiamo ad apprezzare il metodo e abbiamo anche registrato qualche positivo avanzamento rispetto alle nostre proposte - ha detto -. Restano però alcune perplessità e abbiamo ribadito la netta contrarietà all’ipotesi dell’introduzione di finestre per Quota 100 e la richiesta di risorse per la riduzione del cuneo fiscale, per i rinnovi contrattuali e per la rivalutazione delle pensioni».