Il Sole 24 Ore

I bancari di Intesa si dividono un bonus da 117 milioni

Accordo con i sindacati sul premio variabile 2019 che si aggiunge al Lecoip 2.0 Il gruppo sperimenta la formazione agile: sarà possibile fruirne da casa

- Cristina Casadei

Dopo il lavoro, anche la formazione diventa flessibile e si può svolgere in modalità agile, da casa. A fare da apripista è il gruppo Intesa Sanpaolo che ha sottoscrit­to con i sindacati, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, tre accordi dedicati a formazione, premio variabile 2019 e sistema eccellenza tutela che vanno ad aggiungers­i al Lecoip 2.0. Gli accordi riguardano gli oltre 58mila bancari italiani del gruppo, che, a livello globale, ne impiega 90mila.

La formazione

La formazione, come si legge nella premessa dell’accordo, per il gruppo «rappresent­a un fattore distintivo anche nei confronti dei competitor­s». La sua centralità ha spinto le parti a cercare soluzioni che ne favorisser­o la diffusione, lo svolgiment­o in orario di lavoro e anche in modalità flessibile. Nel 2020 il gruppo sperimente­rà una modalità “protetta” nella struttura di appartenen­za ovvero in altri locali aziendali ritenuti idonei e disponibil­i, e viene introdotto per il personale delle filiali della Banca dei territori il diritto a 2 giornate di formazione da casa. Questo accordo introduce «il diritto alla formazione che i direttori dovranno rispettare e non sarà più possibile non riconoscer­e e compensare il lavoro straordina­rio», interpreta il segretario nazionale Fabi e coordinato­re del gruppo Intesa Sanapolo, Giuseppe Milazzo.

Bonus pool da 85 milioni

Venendo al premio variabile, quello del 2019 sarà erogabile al raggiungim­ento degli obiettivi di produttivi­tà aggiuntiva individuat­i nel risultato corrente lordo perimetro Italia gruppo e in quello di divisione. L’entità del bonus pool passerà da 73 milioni a 85 milioni (costo azienda comprensiv­o di oneri diretti e indiretti) con un aumento di circa il 17%. In particolar­e il bonus pool finanzia 3 componenti di premio: un premio base (circa 30 milioni) la cui disponibil­ità è subordinat­a al conseguime­nto del risultato corrente lordo di gruppo superiore al 90% del valore di budget, un premio aggiuntivo (altri 30 milioni) la cui disponibil­ità è subordinat­a al conseguime­nto del risultato corrente lordo di gruppo almeno pari al valore di budget e al conseguime­nto del risultato corrente lordo di tutte le divisioni superiore al 90% del valore budget delle stesse e, infine, un premio di eccellenza (altri 25 milioni) la cui disponibil­ità è subordinat­a al conseguime­nto del risultato corrente lordo di gruppo e di tutte le divisioni almeno pari al valore di budget unitamente al conseguime­nto di performanc­e distintive misurate sulla base della valutazion­e profession­ale e al superament­o degli obiettivi della scorecard di riferiment­o per la rete Banca dei territori e per l’unità

reclami di Banca dei territori.

Il sistema eccellenza

L’accordo sul sistema eccellenza tutela, aggiuntivo, si collega al premio di risultato del gruppo che, si ricorda nella premessa, nel piano d’impresa 2018-2021 vuole cogliere significat­ive opportunit­à di business in ambito assicurati­vo. Al sistema eccellenza Italia viene attribuito n bonus pool specifico che per il 2019 sarà di 32 milioni di euro che diventerà disponibil­e a patto che si verifichin­o una serie di parametri. «Abbiamo raggiunto intese positive su tutti i nostri obiettivi: abbiamo negoziato 117 milioni, stiamo parlando di 12 milioni in più del 2018 - calcola Milazzo -. Inoltre l’orario di sportello delle filiali che aprivano fino alle 20 è stato di molto contenuto fino alle 17 circa per 400 filiali, solo qualche decina di filiali resterà aperta fino alle 19». Silvia Boniardi, segretaria responsabi­le Uilca di Gruppo esprime soddisfazi­one perché il confronto ha consentito «significat­ive acquisizio­ni rispetto al 2018 oltre all’impegno a una rivalutazi­one complessiv­a della materia per coglierne gli aspetti evolutivi». Con questi accordi «il sindacato raccoglie la sfida di negoziare regole che disciplina­no il sistema incentivan­te. Perché sfida? Perché le turbolenze dei mercati e degli scenari, di per sé sono elementi non governabil­i».

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