Anima premia gli esempi di etica e sostenibilità
Emarginazione e diseguaglianze i temi dell’edizione 2019
Un premio per aumentare l’attenzione verso l’etica, l’impegno sociale delle imprese, l’importanza di una crescita sostenibile. Sono le finalità del Premio Anima, che è arrivato ieri alla diciottesima edizione, un evento ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria.
Diseguaglianze ed emarginazione sono i temi del 2019: la giuria ha voluto premiare chi con la propria attività è riuscito meglio ad interpretare l’attenzione ai più vulnerabili, ai dimenticati, a chi è ai margini della società. Con una sensibilità particolare ai cambiamenti climatici, ora al centro del dibattito politico in Itaia e in Europa.
«Nel momento storico che stiamo attraversando, caratterizzato da fenomeni di incertezza, rancore e rifiuto, il Premio Anima vuole richiamare l’attenzione di istituzioni, imprese e società civile sul valore della solidarietà, sulla forza dei legami sociali e del senso di comunità, per restituire maggiore centralità alla persona», ha detto Sabrina Florio, presidente di Anima e vice presidente di Unindustria con delega all’etica e alla legalità.
Quest’anno il premio speciale è andato all’architetto Stefano Boeri, premiato dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e dal presidente del Premio Anima Luigi Abete. «La sostenibilità era una in passato una questione culturale, ora è diventata un fattore sociale ed economico: occorre ridurre i divari, riattivare l’ascensore sociale. Inoltre da una ricerca è emerso che il 76% dei consumatori sceglie i prodotti in base alla sostenibilità», ha detto Boccia. «Sostenibilità economica, sociale e ambientale devono diventare patrimonio comune, non solo delle imprese ma di tutto il paese», sono state le parole di Abete.
I premi sono andati per il Cinema a “Il campione” di Leonardo D'Agostini; per la Fotografia a Luca Catalano Gonzaga; per il Giornalismo a Diego Bianchi; per la Letteratura a “Di chi è questo cuore” di Mauro Covacich; per la Musica a Daniele Silvestri; per il Teatro al Festival “Da vicino nessuno è normale”-
SABRINA
FLORIO Presidente
di Anima
Cooperativa Olinda di Milano. Per il Cinema c’è una menzione speciale a “Detective per caso” di Giorgio Romano- Accademia L’Arte nel cuore.
«Come sistema delle imprese siamo molto felici che il Premio Anima abbia raggiunto la maggiore età, visto che ogni anno affronta tematiche di grande attualità dal punto di vista sociale che hanno una grande ricaduta economica», ha commentato il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello.
Ai vincitori è stata consegnata un’opera ideata e donata da Slamp, azienda associata ad Anima. È la lampada da tavolo “Lafleur” a batteria ricaricabile, disegnata da Marc Sadler, che viene prodotta senza emissioni di Co2 e con il riciclo degli scarti di lavorazione.