Il Sole 24 Ore

Anima premia gli esempi di etica e sostenibil­ità

Emarginazi­one e diseguagli­anze i temi dell’edizione 2019

- Nicoletta Picchio ROMA

Un premio per aumentare l’attenzione verso l’etica, l’impegno sociale delle imprese, l’importanza di una crescita sostenibil­e. Sono le finalità del Premio Anima, che è arrivato ieri alla diciottesi­ma edizione, un evento ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustri­a.

Diseguagli­anze ed emarginazi­one sono i temi del 2019: la giuria ha voluto premiare chi con la propria attività è riuscito meglio ad interpreta­re l’attenzione ai più vulnerabil­i, ai dimenticat­i, a chi è ai margini della società. Con una sensibilit­à particolar­e ai cambiament­i climatici, ora al centro del dibattito politico in Itaia e in Europa.

«Nel momento storico che stiamo attraversa­ndo, caratteriz­zato da fenomeni di incertezza, rancore e rifiuto, il Premio Anima vuole richiamare l’attenzione di istituzion­i, imprese e società civile sul valore della solidariet­à, sulla forza dei legami sociali e del senso di comunità, per restituire maggiore centralità alla persona», ha detto Sabrina Florio, presidente di Anima e vice presidente di Unindustri­a con delega all’etica e alla legalità.

Quest’anno il premio speciale è andato all’architetto Stefano Boeri, premiato dal presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, e dal presidente del Premio Anima Luigi Abete. «La sostenibil­ità era una in passato una questione culturale, ora è diventata un fattore sociale ed economico: occorre ridurre i divari, riattivare l’ascensore sociale. Inoltre da una ricerca è emerso che il 76% dei consumator­i sceglie i prodotti in base alla sostenibil­ità», ha detto Boccia. «Sostenibil­ità economica, sociale e ambientale devono diventare patrimonio comune, non solo delle imprese ma di tutto il paese», sono state le parole di Abete.

I premi sono andati per il Cinema a “Il campione” di Leonardo D'Agostini; per la Fotografia a Luca Catalano Gonzaga; per il Giornalism­o a Diego Bianchi; per la Letteratur­a a “Di chi è questo cuore” di Mauro Covacich; per la Musica a Daniele Silvestri; per il Teatro al Festival “Da vicino nessuno è normale”-

SABRINA

FLORIO Presidente

di Anima

Cooperativ­a Olinda di Milano. Per il Cinema c’è una menzione speciale a “Detective per caso” di Giorgio Romano- Accademia L’Arte nel cuore.

«Come sistema delle imprese siamo molto felici che il Premio Anima abbia raggiunto la maggiore età, visto che ogni anno affronta tematiche di grande attualità dal punto di vista sociale che hanno una grande ricaduta economica», ha commentato il presidente di Unindustri­a, Filippo Tortoriell­o.

Ai vincitori è stata consegnata un’opera ideata e donata da Slamp, azienda associata ad Anima. È la lampada da tavolo “Lafleur” a batteria ricaricabi­le, disegnata da Marc Sadler, che viene prodotta senza emissioni di Co2 e con il riciclo degli scarti di lavorazion­e.

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