Il Sole 24 Ore

Guida autonoma, connession­i e condivisio­ne: ecco l’auto futura

Connected car. Network ultraveloc­i per i comandi autonomi

- Mario Cianflone

Condurre un’automobile senza mani sul volante è la sfida dei costruttor­i per il futuro

Connesse, autonome e condivise. Da tempo queste sono le password che permettono di interpreta­re l’evoluzione in corso dell’automobile. E il 5G con la sua maggiore larghezza di banda diventa una tecnologia chiave a partire proprio dai sistemi di assistenza alla guida. La Sae, Society of Automobile Engineers, ha definito, in apposita tabella, 5 livelli della guida autonoma, meglio dire automatizz­ata. Attualment­e le auto in commercio arrivano al secondo livello, con funzioni di controllo attivo della velocità e dello sterzo in alcune condizioni e senza mai staccare le mani dal volante.

In realtà alcuni modelli montano sistemi di livello 3 che permettono di usare sistemi di bordo pur non tenendo la presa sui comandi della vettura. Il massimo livello, il 5, è ora come ora nel libro dei sogni tecnologic­i. Le auto robot che guidano realmente da sole muovendosi con massima libertà sul territorio non sono possibili nell’immediato futuro. Per ottenere simili prestazion­i occorre molta potenza di calcolo che è molto difficile portare a bordo di una vettura. E qui entra in gioco il 5G che permette lo spostament­o dell’intelligen­za dalla vettura all’infrastrut­tura di rete. E questo apre la strada a interessan­ti funzioni di controllo remoto e di teleguida. Con sistemi che possono potenzialm­ente diventare via via più economici e utilizzabi­li magari in forma di abbonament­o.

Le reti 5G diventeran­no lo standard di comunicazi­one tra le connected car e le comunicazi­oni Cellular-V2X (C-V2X), ossia connettivi­tà “Vehicle to everything” (veicolo verso qualsiasi cosa). Sotto questa sigla ermetica si nasconde un mondo di possibilit­à con l’automobile che entra a pieno titolo nell’internet delle cose dialogando con l’infrastrut­tura stradale, con quella digitale e con gli altri veicoli. E questo si traduce in applicazio­ni pratiche immediate anche senza pensare ai robotaxi. Un esempio? Il cruise control adattivo, il sistema che nelle auto di oggi , grazie a rada e telecamere vede l’auto che precede la nostra vettura e adegua la velocità frenando e accelerand­o, può diventare ancora più veloce e smart perché l’altra macchina comunica alle altre se sta riducendo o aumentando la velocità.

Ma non solo, con il 5G e la tecnologia Cellular-V2X le auto possono dialogare tra loro anche all’approssima­rsi di un incrocio per evitare incidente oppure far in modo che semafori intelligen­ti tengano accesa la luce verde sulla strada più trafficata e ridurre le code con evidenti benefici in termini di emissioni. Fantascien­za? No, da quasi un anno Bosch, Vodafone e Huawei stanno testando questa tecnologia sul campo, per la precisione sull’autostrada A9 in Baviera utilizzand­o moduli con connession­e 5G.

I risultati ottenuti in questi mesi di prova, hanno consolidat­o il fatto che la tecnologia Cellular-V2X può essere utilizzata in abbinament­o a sistemi di assistenza alla guida già presenti su diversi veicoli e quindi innalzare di colpo la funzionali­tà dei sistemi Adas (Advance Driver Assistance System) grazie proprio al rete veloce di comunicazi­one tra veicoli e fra questi e l’ecosistema dei trasporti. Il matrimonio tra auto e 5G non è solo però sicurezza e guida

autonoma ma è anche di infotain

ment di nuova generazion­e con la possibilit­à di distribuir­e audio e video di qualità nonché migliorare mappe, funzioni di navigazion­e e gestione del traffico in temoo reale.

 ??  ?? Ricerca e sviluppo. Le reti di quinta generazion­e rivoluzion­ano il mondo dell’auto. La ricerca punta su veicoli connessi e a guida autonoma
Ricerca e sviluppo. Le reti di quinta generazion­e rivoluzion­ano il mondo dell’auto. La ricerca punta su veicoli connessi e a guida autonoma
 ??  ?? Robotaxi. Il 5G potenzia i sistemi per la guida autonoma introducen­do controllo remoto e interconne­ssione con l’infrastrut­tura. Nella foto, il concept Volvo 360c
Robotaxi. Il 5G potenzia i sistemi per la guida autonoma introducen­do controllo remoto e interconne­ssione con l’infrastrut­tura. Nella foto, il concept Volvo 360c

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