Nel nuovo mercato è partita la corsa degli smartphone
Si contano ancora sulla punta delle dita i device compatibili con i network più tecnologici
Con la diffusione del 5G tutti gli aspetti della vita privata e lavorativa saranno toccati da una rivoluzione silenziosa ma potente. Si potrà avere un accesso in tempo reale alle risorse online, sul cloud o condivise o di qualsiasi altra tipologia. Significa incidere profondamente su come si collabora e si usano i contenuti e i dati in mobilità, aprendo le porte alla guida autonoma, alle città intelligenti e interattive e così via.
Ma il punto primario di accesso dell’utente al 5G è rappresentato dallo smartphone. E se nel 2020 il trend, soprattutto nella fascia alta, sarà quello di offrire pieno supporto alle reti di nuova generazione, già in questi mesi i principali brand hanno iniziato a popolare le gamme con modelli abilitati al 5G. E si attende anche l’arrivo, il prossimo anno, di Apple iPhone 11 5G.
Allo stato attuale si tratta di smartphone basati su piattaforme esistenti e portate alla massima prestazione in tutti gli ambiti, dalla memoria alla fotocamera fino al display. Ma il 5G per la sua stessa natura è un invito ai brand a ripensare anche al concetto di dispositivo mobile: si possono sperimentare nuovi formati (con i display pieghevoli, per esempio) e nuovi hardware e le app, così come il sistema operativo, dovranno abbracciare le potenzialità delle reti compiendo un passo evolutivo sostanziale per restituire una adeguata e più moderna esperienza di utilizzo. Dunque i vantaggi non saranno solo nell’accesso a contenuti multimediali più raffinati, ma anche e soprattutto nella possibilità di avere funzioni e applicazioni più sofisticate e articolate perché si azzera il tempo di latenza di accesso alle risorse online. Questo è il futuro.
Il presente è fatto da una decina di modelli 5G bene assortiti. Samsung, per esempio, ne può vantare già quattro. Si spazia dai top di gamma Galaxy S10 e Note 10+ 5G, al Galaxy A90 5G fino al pieghevole Galaxy Fold 5G. In Italia, per il momento, sono disponibili solo i primi due. Ed entrambi sono presenti nei listini degli operatori, perché questo è un altro grande tema: lo smartphone 5G, quantomeno nella prima fase, trova giovamento a essere proposto con la Sim di quinta generazione per via dell’ottimizzazione all’accesso della infrastruttura del gestore. Il mercato libero è destinato a svilupparsi in una fase successiva, probabilmente nel tardo 2020 con una diffusione maggiore delle schede telefoniche abilitate al 5G.
Il Galaxy S10 5G è la massima espressione della famiglia di punta di Samsung perché eredita le medesime caratteristiche del S10+ corredate da un generoso display Dynamic Amoled da 6,7” (il più grande tra gli S10) e da un reparto fotografico più sofisticato. Sul dorso, infatti, allo schema imaging del S10+ si somma anche il sensore di profondità 3D ToF, che restituisce la volumetria effettiva del
soggetto inquadrato e consente di scattare foto e registrare video in modalità ritratto ancora più precisi e di qualità. Lo stesso sensore si trova anche nella parte frontale, per selfie più precisi. Il 3D ToF è presente anche sul Note 10+ 5G, variante del Note 10+ con modem per le reti più evolute.
Huawei risponde con il Mate 20X 5G, evoluzione in più punti del Mate 20: il processore Kirin 980 è assistito dal modem Balong 5000, capace di
sfruttare tutte le infrastrutture di rete
disponibili oggi e anche quelle di prossima generazione, e il display è Oled da 7,2”. Supporta la M-Pen, lo stilo per scrivere e disegnare a mano libera sullo schermo con oltre 4.096 punti di pressione. Il reparto fotografico è sempre firmato da Leica e ricalca quello del Mate 20 Pro.
Nei listini degli operatori italiani si trovano anche altri modelli con un punto prezzo più vantaggioso e caratteristiche tecniche molto interessanti. LG propone un approccio inedito al 5G con il V50 ThinQ che è corredato dalla scocca esterna Dual Screen. Di fatto si somma a uno smartphone di qualità eccellenti (in modo particolare per quanto riguarda l’interfaccia di utilizzo) un secondo display gemello rispetto a quello integrato Oled da 6,4”. L’ottimizzazione attuata dal brand permette di estendere le app e di sfruttare i due pannelli anche in modo indipendente, elevando la produttività e il multimedia. Il modulo Dual Screen è scollegabile e può essere impiegato solo all’occorrenza.
Se invece si cercano doti tecniche abbinate a un prezzo interessante le scelte cadono su Oppo e Xiaomi. Il primo propone Reno 5G, ossia il top di gamma della famiglia premium e che spicca per il reparto fotografico con zoom ibrido 10x grazie al teleobiettivo con struttura a periscopio sostenuto da uno stabilizzatore ottico. I risultati fotografici sono di alta qualità, anche perché l’altro obiettivo, di supporto a quello principale da 48 Mpixel, è di tipo grandangolare a 120 gradi.
Infine, Xiaomi punta su un prezzo aggressivo con il Mi Mix 3 5G (700 euro)). Questa edizione capace di connettersi alle reti di nuova generazione è identica al Mi Mix 3 tradizionale, quindi vanta display da 6,39” privo di notch perché la fotocamera per i selfie è integrata nel meccanismo a slider.
Nel 2020 le principali case lanceranno i prodotti per sfruttare al meglio le potenzialità delle reti